“Alan, un uomo fortunato” è l’ultima raccolta di racconti di Jonathan Lethem, in cui emergono ancora una volta la sua vena surreale, la carica satirica e l’amore per la sperimentazione

Jonathan Lethem, affermato scrittore newyorkese, classe 1964, ama sperimentare e giocare con i generi mescolandoli fra loro, dal western, alla fantascienza, passando per l’hard-boiled. Ma li interpreta tutti con una sua vena personale e imprevedibile. Il suo primo romanzo, Concerto per archi e canguro, uscito nel 1994, era una fusione di fantascienza e noir, una detective-story ambientata in un futuro in cui animali super evoluti fanno parte della società, e il protagonista, il detective Conrad Metcalf, deve affrontare conigli e canguri dal grilletto facile.

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Nelle sue opere vi è sempre una forte carica satirica, un’ironia che gioca con l’assurdo, e spesso assume anche una valenza politica. Autore sia di romanzi che di racconti è, forse, particolarmente in questi ultimi che emerge la sua vena più surreale e grottesca. Nella sua prima raccolta di racconti L’inferno comincia nel giardino si trovano, ad esempio, un padre di famiglia che torna periodicamente dall’aldilà e aiuta il figlio a progettare un videogame ispirato alle sue avventure ultraterrene; un inferno popolato di bellissime streghe a cavallo e cani robot; un felino alieno che segue, come un angelo custode, due spacciatori di crack dilettanti; un penitenziario le cui mura sono fatte di criminali incalliti.

l'inferno comincia nel giardino jonathan lethem

 

Ma è con il suo quarto romanzo, Brooklyn senza madre, uscito nel 1999, che Jonathan Lethem ottiene il vero successo, venendo universalmente riconosciuto come una delle voci più significative della narrativa americana contemporanea. Un romanzo profondamente legato alla sua città natale, Brooklyn, dove Lethem è tornato ad abitare nel 1996. Un romanzo hard-boiled costruito sulle ossessioni che pervadono al città e si incarnano nei protagonisti, e in particolare nella figura del protagonista Testadipazzo, affetto dalla sindrome di Tourette, malattia rara lo porta a comportamenti compulsivi e a tic linguistici che rendono la sua parlata sconnessa e convulsa.

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È in libreria la nuova raccolta di racconti di Jonathan Lethem, Alan, un uomo fortunato e altri racconti (Bompiani). Nove racconti dove l’inspiegabile è in agguato nel quotidiano, la banalità diventa inquietante e l’assurdità del mondo si fa tragica. Troviamo in essi un padre con l’esaurimento nervoso perché le vacanze di famiglia iniziano a prendere una piega sinistra; un critico del porno che, nonostante le migliori intenzioni, viene perseguitato dalla sua fama – oltre che dalla montagna di oscenità che riempiono il suo appartamento; una banda di personaggi di vecchi fumetti bloccati su un’isola deserta; un neonato portato in salvo durante una tempesta di neve; un prigioniero politico in un buco di una strada cittadina.

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