Dalla povera infanzia a San Basilio de Palenque, passando per i primi passi nella boxe, fino ad arrivare alla vittoria del titolo mondiale: la biografia “L’oro e l’oscurità”, firmata da Alberto Salcedo Ramos, narra il successo e le sconfitte, fuori e dentro il ring, di Kid Pambelé

“Nei suoi anni di splendore Pambelé era un discorso obbligato a pranzo e cena. Racconta l’ex-presidente Belisario Betancur che una volta, in una riunione di colombiani a Madrid, qualcuno accolse Gabriel García Márquez esclamando: “È arrivato l’uomo più importante della Colombia!”. Allora García Márquez, guardandosi intorno come se stesse cercando qualcuno sul ring, rispose: ‘Dov’è Pambelé?”.

Antonio Cervantes, nato nel ’45 in Colombia, e meglio conosciuto come Kid Pambelé, è stato un pugile campione del mondo dei welter junior, accolto nel 1998 dalla Hall of Fame della boxe.

L’oro e l’oscurità. La vita gloriosa e tragica di Kid Pambelé (Alessandro Polidoro Editore, traduzione di Alberto Bile) è la biografia che gli ha dedicato Alberto Salcedo Ramos.

L'oro e l'oscurità Alberto Salcedo Ramos

Fin dalla povera infanzia a San Basilio de Palenque, passando per i primi passi nella boxe, fino ad arrivare alla vittoria del titolo mondiale: Ramos narra il successo e le sconfitte, fuori e dentro il ring, dell’uomo che fu d’ispirazione per molti colombiani: “Prima di lui, eravamo un paese di perdenti. Ci consolavamo coniugando il verbo quasitrionfare. […] Pambelé ci convinse che si poteva fare, ci mostrò per sempre cosa significasse passare dalle vittorie morali a quelle reali”, ricorda il giornalista Juan Gossaín.

Ma Alberto Salcedo Ramos, senza perdere la stima per il suo idolo d’infanzia, racconta anche i contrasti di Pambelé: il declino psicofisico, i problemi familiari, i vaneggiamenti e l’oscurità, fino al colpo di scena finale, con il protagonista ormai vecchio e fuori controllo.

L’autore, classe 1963 e compaesano del pugile, è uno dei più importanti giornalisti sudamericani, i suoi reportage appaiono su Internazionale, El Mundo e il New York Times. È inoltre professore presso la Fundación Nuevo Periodismo Iberoamericano e vari master in giornalismo, come quello de La Nación (Buenos Aires), ed El Mundo (Madrid). Grazie alle sue biografie di artisti e sportivi e la capacità di dare voce alle vittime del conflitto armato, ha vinto in passato il Premio Ortega y Gasset, il Premio Internacional de Periodismo Rey de España e molti altri..

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