“La nobile arte del bluff” racconta l’esperienza di Colson Whitehead, romanziere newyorkese, nel mondo del poker professionale, quella volta che una rivista sportiva lo pagò per partecipare a un torneo a Las Vegas. Il mondo del poker diviene specchio dell’America, dei suoi sogni e dei suoi fallimenti

Sono molti gli scrittori che negli ultimi anni si sono confrontati con lo sport e hanno deciso di raccontarlo, a volte da spettatori ed altre da giocatori – l’esempio più famoso è forse David Foster Wallace – ma finora la letteratura non aveva incontrato così direttamente il poker.

Colson Whitehead è un conosciuto romanziere newyorkese – classe 1969 – ma da sempre è anche un appassionato giocatore di carte e di poker. La nobile arte del bluff (Einaudi) è il racconto della sua immersione nel mondo del poker professionale, un ambiente che finora abbiamo conosciuto solo tramite la televisione.

Il poker, che una volta era solo gioco e divertimento, è oggi un business che muove milioni, tra sponsor, fan, scommettitori e appassionati. Il racconto di Whitehead diventa allora anche una riflessione, tanto caustica quanto divertente, sull’America di oggi, la depressione e il fallimento del sogno americano, con la sua esaltazione del successo.

poker

All’inizio erano solo piccole poste tra amici, scrittori come lui, con i quali vinceva facilmente grazie alla sua “faccia da poker“. Un tratto di sé che con le sua parole racconta così: “La mia particolare miscela di tratti laschi, espressioni impercettibili e sguardo senz’anima mi ha aiutato al gioco fin dagli inizi, vent’anni fa”.

Ma un giorno del 2011 Grantland, una rivista sportiva, si offrì di pagargli l’iscrizione alle World Series di Texas Hold’em (variante del poker in cui i giocatori hanno solo due carte in mano) di Las Vegas. Whitehead capisce che deve fare sul serio e così si sottopone a un duro allenamento per resistere ai sette giorni di torneo che lo aspettano, alla tensione e ai buffet dei casinò.

Assolda un personal trainer, si procura e legge i principali libri sul poker, partecipa a un torneo ad Atlantic City, fa insomma tutto quello che può per prepararsi e infine parte all’avventura. Da cui tornerà senza essere diventato milionario, ma con questo nuovo romanzo, uscito nel 2014 negli Stati Uniti.

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