Se quest’estate l’avete passata sognando di partire per l’Islanda e, per sfortuna o per coincidenza, il viaggio non si è concretizzato, oppure ce l’avete fatta e ora vivete di una tragica malinconia che vi impedisce di tornare alla cruda realtà, ecco una selezione di libri per visitare la “terra del ghiaccio e del fuoco”, conoscerla e amarla. Anche in vista di futuri viaggi in questa terra affascinante e misteriosa…
Un’isola e i suoi vulcani, i paesaggi lunari, i geyser, le pozze di acqua calda circondate da una natura, ancora, selvatica.
Una terra dalla popolazione accogliente, con usanze, alle volte, bizzarre.
L’Islanda affascina tantissime persone che, ogni anno, nonostante le lamentele sui prezzi proibitivi e sull’impossibilità di viverci con uno stipendio italiano, decidono di partire a scoprirla.
Difficile dire quando sia cominciata l’attrazione per la “terra del ghiaccio e del fuoco”, che sembra uscita da un romanzo di George R. R. Martin o da un episodio di Ai confini della realtà.
A contribuire alla costruzione del mito ci si sono messi anche gli autori e le autrici islandesi, estremamente prolifici e globalmente riconosciuti. Su una popolazione di poco più di quattrocentomila abitanti (circa centotrentamila in meno della Basilicata) si dice che le persone che scrivono – e pubblicano – siano circa il 10%. A tradurre e proporre al pubblico internazionale queste opere ci hanno pensato gli editori e le editrici in giro per il mondo.
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In Italia la casa editrice che ha pubblicato più libri islandesi è Iperborea, che si occupa, tra le altre cose, di narrativa e saggistica scandinava e del nord dell’Europa, ma molte altre hanno saputo bene interpretare l’interesse crescente dei lettori e delle lettrici.
Vi proponiamo una selezione di cinque libri (più uno), alcuni più conosciuti di altri, per visitare l’Islanda contemporanea e conoscerla, tra le pagine e le parole di chi la vive e la ama.
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Luce d’estate: ed è subito notte di Jón Kalman Stefánsson
(Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini)
Jón Kalman Stefánsson è forse uno dei più famosi scrittori islandesi. Candidato al Man Booker Prize, si dice che abbia sfiorato anche il Nobel in più di un’occasione.
Luce d’estate: ed è subito notte raccoglie storie che si intrecciano e che insieme raccontano il protagonista: un piccolo paese sperduto, lontano da tutto. Un paese senza chiesa, né cimitero, circondato dalla campagna, delimitato dal mare, dal cielo immenso e pieno di stelle luminose.
Più che un romanzo, è una lunga poesia, un’ode, triste e felice, malinconica e grottesca. Stefánsson è un autore molto amato anche in Italia, a ottobre uscirà il suo prossimo libro, Varie cose sulle sequoie e sul tempo (Iperborea).
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Miss Islanda di Auður Ava Ólafsdóttir
(Einaudi, traduzione di Stefano Rosatti)
Hekla vive in un paese circondato dal nulla (succede più spesso di quanto possiamo immaginare, in Islanda) e porta il nome di un vulcano. Come un vulcano è inquieta (o forse irrequieta) e piena di energia. Vuole diventare una scrittrice, in una comunità che, invece, la vuole reginetta di bellezza, moglie e madre.
Miss Islanda è ambientato negli anni ‘60, ma parla molto anche alla contemporaneità, alle sfide di una giovane donna, guidata da una forza naturale e da una naturale vicinanza al selvatico.
Auður Ava Ólafsdóttir è un’autrice molto conosciuta, una delle più importanti scrittrici islandesi, innamorata della sua terra. Nel suo ultimo romanzo, Eden (Einaudi) racconta un’Islanda contemporanea, tra lingue in via d’estinzione, radicamenti e sradicamenti.
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Reykjavík, amore di Guðrún Eva Mínervudóttir,
(Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini)
Nella Reykjavík di oggi, ma che potrebbe essere ovunque nel mondo, tra le basse case colorate, le vie dipinte di arcobaleno e la chiesa di Hallgrímskirkja ci sono cinque donne, diverse per età, ma con l’esigenza di cambiare qualcosa nella loro vita. Reykjavík, amore è una raccolta di racconti che parla di relazioni, un po’ comuni, un po’ strane, un po’ incasinate.
Le cinque protagoniste, estremamente umane, vengono raccontate con un taglio spesso umoristico, in un breve spaccato della loro vita, mentre sono alle prese con la loro concezione dell’amore, appunto.
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The Passenger – Islanda
(Iperborea)
Anche se sono passati alcuni anni dalla sua uscita (era, l’ormai lontano 2018), per prepararsi a un viaggio in Islanda, The Passenger – Islanda continua a essere un perfetto compendio per iniziare a comprendere un paese curioso, inimitabile. Elfi, piscine geotermiche, merluzzi e cambiamento climatico. Tra campanilismo e internazionalismo, l’incontro con il sindaco punk di Reykjavík (non più sindaco, dal 2025) e i consigli di lettura di Jón Kalman Stefánsson.
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Con la massima discrezione di Arnaldur Indridason
(Guanda, traduzione di Alessandro Storti)
Arnaldur Indridason è uno dei maggiori giallisti islandesi. È anche sceneggiatore, e lo si può notare dalla trama dei suoi romanzi polizieschi architettati con maestria, dalle atmosfere cupe e ombrose.
Con la massima discrezione è il suo ultimo romanzo, ambientato a Reykjavík durante una lunga e fittissima nevicata. Il suo protagonista, l’antieroe Konráð, si muove in una città criminale, controversa e, alle volte, sanguinaria. In questa ambientazione, una vecchietta si reca al commissariato per denunciare un fatto increscioso, l’assenza di una pistola, una Luger, dal cassetto del marito defunto…
Un plus: La volpe azzura di Sjón
(Mondadori, traduzione di Silvia Cosimini)
Ambientato nell’Islanda del diciannovesimo secolo, La volpe azzurra è una novella di poco più di cento pagine che racconta la storia di un eccentrico botanico, grande amante della vita, e di un suo incontro fortuito. Sjón integra elementi del fantasy e del folklore islandese, mescolandoli in non semplici salti in avanti e indietro nella narrazione.
Con questo libro ha vinto il prestigioso premio Nordisk råds litteraturpris, il Premio letterario del Consiglio nordico, e ricevuto critiche molto positive, anche se in questo momento nel nostro Paese il volume è difficilmente reperibile.
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