Dall’11 gennaio al 19 febbraio a Milano la mostra “I miei stupidi intenti. Lo sguardo di Lorenzo Mattotti nel romanzo di Bernardo Zannoni” – I particolari

Dalla parola all’immagine: dopo il successo del libro, firmato da Bernardo Zannoni e pubblicato da Sellerio – I miei stupidi intenti (romanzo vincitore del Premio Campiello 2022 ) torna in libreria in una nuova edizione speciale, arricchita dalle illustrazioni di Lorenzo Mattotti.

Sessantasei tavole, di cui cinque a colori e le altre disegnate a sanguigna, che accompagnano il lettore dentro il mondo della faina Archy e di tutti gli animali protagonisti della storia.

I miei stupidi intenti 3, illustrazione di Lorenzo Mattotti

Il romanzo (un esordio di cui molto si è detto) narra infatti la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall’uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti.

Archy nasce una notte d’inverno, assieme ai suoi fratelli: hanno ucciso il compagno della madre, e lei si ritrova a doverli crescere da sola.

In occasione della pubblicazione di questa nuova edizione illustrata, dall’11 gennaio al 19 febbraio, presso il Laboratorio Formentini per l’editoria di Milano, è in programma la mostra (a ingresso libero, dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 18) I miei stupidi intenti. Lo sguardo di Lorenzo Mattotti nel romanzo di Bernardo Zannoni. La mostra è a cura di Mimaster Illustrazione, in collaborazione con Fondazione Mondadori, Laboratorio Formentini per l’editoria, Lorenzo Mattotti e Sellerio.

I miei stupidi intenti 2, illustrazione di Lorenzo Mattotti

In occasione dell’inaugurazione, l’11 gennaio alle 18:30 interverranno Zannoni e Mattotti. Introdurrà l’incontro il presidente di FAAM Luca Formenton.

Tornando al romanzo, va ricordato che gli animali in questo libro parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d’altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall’istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina.

I miei stupidi intenti, illustrazione di Lorenzo Mattotti

Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con forza. Rendendolo sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste. E proprio questa natura, cruda eppure al contempo bellissima, è al centro dei disegni di Lorenzo Mattotti, che dà vita a un mondo di foreste, grandi alberi, tane sotterranee; una natura viva come gli animali che la abitano, in un’atmosfera resa unica dalle sue illustrazioni, dove il lettore viene accompagnato e contemporaneamente lasciato libero di crearsi un proprio immaginario.

Nelle tavole di Mattotti ritroviamo Solomon, la vecchia volpe usuraia che insegna ad Archy a leggere e scrivere, lo spietato cane Gioele che tiranneggia gli abitanti del bosco, Klaus l’istrice a cui la faina consegna il dono della scrittura, e ancora la madre di Archy, le sue sorelle, lepri, linci e cinghiali.

Animali e luoghi a cui Mattotti ha dato vita scegliendo come riferimento per le sue illustrazioni una tradizione anglosassone di tipo classico che dà spazio alla natura come elemento connotante della storia. Un racconto per immagini che ha portato l’artista a confrontarsi con l’utilizzo tecnico di un sottilissimo pennello e di inchiostro a china color sanguigna per restituire personaggi e atmosfere di questo romanzo.

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