Il protagonista del romanzo “Il cacciatore di anime” è Angelo Crespi, un esperto di serial killer
Romano De Marco, classe 1965, dirigente responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani, è autore di numerosi gialli. Il primo, Ferro e fuoco, è uscito nel 2009 con Giallo Mondadori. Ora Piemme porta in libreria il thriller Il cacciatore di anime: il protagonista, Angelo Crespi, è un esperto di serial killer. Ne ha catturati tre, grazie alla capacità di entrare nelle loro menti e anticiparne le azioni criminali. La sua è stata una carriera straordinaria, fino a quel giorno maledetto. Il giorno in cui ha dovuto pagare un prezzo troppo alto per chiunque. Quando il dolore è impossibile da sopportare, l’unica alternativa al suicidio è scomparire dalla faccia della terra. Addio al lavoro, ai legami, persino alla propria identità.
Con un nuovo nome, da oltre vent’anni, Crespi vive un’esistenza diversa, cercando di venire a patti con i fantasmi del passato. Ha trovato rifugio in un paese defilato, avvolto nella placida atmosfera delle colline toscane, in provincia di Pisa. Peccioli sembra la meta ideale per il suo buen retiro, fino a quando anche in quel luogo ameno qualcuno inizia a uccidere. Delitti rituali, spietati, legati al patrimonio artistico cittadino. L’uomo chiamato a indagare è il capitano Mauro Rambaldi del reparto operativo dei Carabinieri. Un uomo d’azione, pragmatico, un investigatore di talento. Ma quando la sua indagine si rivela più complessa del previsto, Rambaldi non può fare a meno di chiedere a Crespi di gettarsi ancora una volta nella mischia per aiutarlo a catturare l’assassino. Per il cacciatore di anime, dunque, si profila una nuova sfida… e stavolta potrebbe essere l’ultima.