Il nuovo libro di Paolo Borzacchiello, il manuale di Florencia Di Stefano – Abichain dedicato alla “Sindrome dell’Impostore” e una guida firmata a quattro mani da Elisabeth Cadoche e Anne de Montarlot: tre recenti uscite editoriali per analizzare le proprie fragilità e trasformarle in preziose alleate

Autostima fragile. Insicurezza. Sindrome dell’impostore. A volte non è facile superare gli ostacoli interiori che ci impediscono di fiorire e di realizzare i nostri obiettivi. Molto spesso ci lasciamo abbattere dalla convinzione di “non essere abbastanza“, e così rinunciamo a sogni e progetti, continuando ad alimentare un processo di svalutazione da cui sembra non esserci via d’uscita. Non aiuta certo la società in cui viviamo, che ci spinge alla competizione e alla performatività, dicendoci che dobbiamo a tutti i costi primeggiare, che non possiamo sbagliare, che i nostri difetti devono sempre essere corretti.

Ecco, in questo senso, i libri che vi proponiamo in questo articolo non hanno l’obiettivo di portare il lettore a correggere ossessivamente le proprie storture, ma di comprenderle, accoglierle, capire come riuscire a conviverci senza lasciarsi sopraffare. Si tratta di alcune recenti uscite editoriali che includono il nuovo libro di Paolo Borzacchiello, il manuale della content creator Florencia Di Stefano – Abichain,e una guida firmata a quattro mani dalla giornalista Elisabeth Cadoche e dalla psicoterapeuta Anne de Montarlot: tre testi per analizzare le fragilità e trovare il modo migliore per trasformarle in alleate.

Pensavo di essere io… invece è la Sindrome dell’Impostore

Pensavo di essere io... invece è la Sindrome dell’Impostore

Autrice: Florencia Di Stefano – Abichain, classe ’88, argentina d’origine e veronese d’adozione. È content creator, autrice, traduttrice, speaker, podcaster e conduttrice radiofonica e televisiva. Sui social la trovate come @florenciafacose, profilo che spesso utilizza per diffondere tematiche tra cui la parità di genere, l’inclusione sociale, l’attenzione all’ambiente e la body positivity.
Editore: Vallardi.
Genere: un libro divulgativo che parte da un racconto personale.
Pagine: 192.
Trama: il volume si propone di esplorare la celebre “sindrome dell’impostore”, soffermandosi in particolare sulle cause, sulle manifestazioni e sui motivi per i quali colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini. Inoltre grande spazio dedicato anche ai trucchi per provare a conviverci, trasformandola in un’utile alleata.
Consigliato a… chi non si sente mai all’altezza. Chi ha sempre paura di essere “smascherato”. Chi crede che tutti i propri successi siano dettati dalla fortuna e non dal merito.
Cosa ci è piaciuto di più: la dolcezza con cui l’autrice racconta la propria vicenda e la mette al servizio dei lettori e delle lettrici. La precisione con cui descrive una sindrome fin troppo diffusa e la leggerezza con cui dispensa piccoli consigli per arginarla.

Basta dirlo

Basta dirlo. Le parole da scegliere e le parole da evitare per una vita felice

AutorePaolo Borzacchiello, esperto di intelligenza linguistica applicata al business, già autore di diversi volumi tra cui La parola magica e Il super senso. Dopo studi, ricerche e approfondimenti, e oltre quindici anni di esperienza sul campo, ha creato insieme a Luca Mazzilli la HCE, Human Connections Engineering, disciplina che studia il modo in cui gli esseri umani comunicano, pensano e interagiscono, e ne decodifica gli schemi e i processi per poterli modificare o replicare.
Editore: Mondadori.
Genere: manuale di self-help che rivela le parole da scegliere e le parole da evitare per una vita felice.
Pagine: 192.
Trama: usiamo le parole dello stesso autore per spiegare in modo efficace il nucleo di questo libro: “La nostra vita è il risultato del linguaggio che usiamo in ogni contesto. Utilizzare un linguaggio pulito e costruttivo, e liberarti delle frasi e delle parole che inconsapevolmente ti fanno del male, ti permetterà di trasformarti, letteralmente, in una migliore versione di te stesso”.
Consigliato a… chi troppo spesso inizia le frasi con espressioni come “Scusa se ti disturbo”, “Non ti ruberò troppo tempo”… Formule all’apparenza innocue, di cortesia, che in realtà nascondono trappole cognitive che ci impediscono di essere davvero efficaci.
Cosa ci è piaciuto di più: la semplicità con cui il libro è scritto, fattore che permette di comprendere in modo estremamente pratico tutti i suggerimenti per migliorare il nostro modo di comunicare con noi stessi e con gli altri.

E se poi mi scoprono?

Copertina del libro E se poi mi scoprono

Autrici: la giornalista Elisabeth Cadoche e la psicoterapeuta Anne de Montarlot.
Editore: Longanesi.
Genere: una guida ricca di informazioni e ricerche scientifiche, storie personali e interviste, per capire cos’è e come si combatte la cronica mancanza di autostima.
Pagine: 272.
Trama: anche in questo caso ci troviamo di fronte a un testo che analizza la sindrome dell’impostore, identificata negli anni Settanta dalle due studiose americane Pauline Rose Clance e Suzanne Imes, con un focus particolare sulle donne (tra le più colpite), non solo in ambito lavorativo, ma anche sessuale e relazionale.
Consigliato a… chi ha bisogno di ritrovare fiducia nelle proprie capacità.
Cosa ci è piaciuto di più: l’approccio estremamente costruttivo che le due professioniste e autrici propongono per superare questa trappola mentale che, spesso, compromette la realizzazione personale, traducendosi in continui atti di autosabotaggio.

(articolo in collaborazione con Upday)

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