Quella dei millennial è una generazione unica, figlia di due mondi, quello analogico e quello digitale. Ma chi si occupa dei loro problemi? In libreria “Millenial – La generazione dimenticata” di Giorgia Pacione Di Bello
Quella dei millennial è una generazione unica, figlia di due mondi, quello analogico e quello digitale. Ma chi si occupa dei loro problemi? Chi ne scrive? Chi parla per loro?
Dal dopoguerra in poi si è sempre parlato di fase ascensionale: cioè le nuove generazioni hanno sempre avuto più soldi, una salute migliore e una vita più lunga e sana dei propri genitori. Per i millennial non è così.
E la conferma arriva dalla lettura di Millenial – La generazione dimenticata, libro edito da Capponi editore e firmato dalla giornalista (millennial) Giorgia Pacione Di Bello, che ha costruito la sua carriera sulla passione per la scrittura e l’informazione economica.
Le esperienze personali e professionali hanno fornito all’autrice una prospettiva preziosa sui problemi e le aspirazioni della sua generazione.
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E veniamo alla tesi del libro: i millennial sono perfetti per traghettare il Paese verso il futuro, se non fosse che sono stati completamente dimenticati dalla politica, che ha riservato loro un futuro fatto di incertezze e di sguardi di superiorità perché prima definiti troppo “choosy”, e adesso è il momento di buttare loro addosso anche la croce del “in Italia si fanno pochi figli”.
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Millennial racconta una generazione su cui, nel corso degli anni, se ne sono dette di ogni. Per Giorgia Pacione Di Bello, infatti, i millennial hanno giocato secondo le regole imposte dai baby boomer, ma non hanno ottenuto il lieto fine sperato.
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