Gli atteggiamenti, i tic, le idiosincrasie degli scrittori e del mondo letterario messe alla berlina con intelligente irriverenza e sarcastico garbo. Su ilLibraio.it un estratto dal “Piccolo dizionario delle malattie letterarie” di Marco Rossari

Come abbiamo raccontato di recente, c’è una bella novità legata all’editoria indipendente, la (ri)nascita della ItaloSvevo, che propone la raffinata “Piccola biblioteca di letteratura inutile”. Tra le prime uscite, Piccolo dizionario delle malattie letterarie di Marco Rossari, scrittore e traduttore. Il volume (la cui prefazione è firmata da Edoardo Camurri) raccoglie una serie di voci di tagliente ironia sui maggiori protagonisti letterari dell’ultimo secolo. Da Salinger a Baricco, passando per Proust, Kafka, Becket, Pinchon e tanti altri… Gli atteggiamenti, i tic, le idiosincrasie degli scrittori e del mondo letterario messe alla berlina con intelligente irriverenza e sarcastico garbo.

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Su ilLibraio.it, per gentile concessione dell’editore, due brevi estratti dal libro di Rossari:

Camilleri [sindrome di]: ipertrofia gergale determinata da dialetto (vd.), può essere causa di illeggibilità o di straordinario successo editoriale.

Céline [flagello di]: morbo che spinge a uno spropositato uso dei puntini di sospensione, diffusosi prima sulle pagine della Trilogia del Nord e quindi negli sms degli innamorati idioti.
Es. #1. … sono nato, lo ripeto, a Courbevoie, Senna… lo ripeto per la millesima volta… dopo tanti va e vieni termino veramente al peggio… c’è l’età, mi direte…
(Da un castello all’altro, Einaudi, p. 3)
Es. #2. Ieri sera… Luisa… sn stato cosi bene… vorrà dire qlcosa??!!… (sms di Guglielmo).

Čechov [piede di]: passo corto, ma di ampio respiro.

Colophon: cartella diagnostica.

Comodino: nevrosi dell’accumulo.

Corpo del testo: testo del corpo.

Creatività: stato di isteria vanagloriosa curabile agevolmente con una lunga serie di martellate sulle dita dei piedi.

Crisi del romanzo: fase di paranoia imputabile a superbia che spinge lo scrittore a proiettare il proprio blocco (vd.) su tutti gli altri e/o sull’intera civiltà occidentale.
– È la crisi del romanzo.
– È tanto che non scrivi una riga?

Critica postmoderna: critica postmortem.

David Foster Wallace [morbo di]: perniciosa tendenza dell’intellettuale stremato a trovare più interessanti le note del testo.

Deformazione professorale: accademia.

Déjà-lu: pericolosa sindrome del lettore sazio per la quale ogni libro ne ricorda un altro di infinitamente migliore.

Dialetto: antico virus della lingua italiana diffusissimo in editoria in seguito a epidemia di bestseller sviluppatasi con l’insorgere dei primi casi di sindrome di Camilleri (vd.).
Anche Tizio s’è messo ad aggiungere termini in dialetto per speziare la prosa
Ma và a dà via i ciapp…

Dibattito letterario: infallibile anestetico. Attenzione: dopo un’ora di esposizione, rischio esilarante; oltre le due ore, rischio di decesso; oltre le tre, strage. 

Dickens [psicosi di]: spinge l’autore a credere di poter vivere solo attraverso i suoi personaggi.

Digressione cronica: indisposizione del giovane scrittore persuaso di essere Lawrence Sterne e non un semplice miserabile, che non viene mai al punto.

Dostoevskijte: infezione al mesencefalo, che può spingere all’epilessia, all’omicidio o a sfornare un capolavoro dietro l’altro.
Magari mi venisse una bella dostoevskijte!


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