Dopo le accuse di transfobia, J. K. Rowling ha condiviso sul suo sito un riflessione in cui spiega la sua posizione, raccontando anche di essere sopravvissuta ad abusi domestici e aggressioni sessuali

J.K.Rowling, autrice dell’amatissima saga di Harry Potter e di numerose altre opere di letteratura per ragazzi e per adulti, oltre che di sceneggiature e opere teatrali, ha raccontato per la prima volta, tramite un lungo post condiviso mercoledì sul suo sito, di essere sopravvisuta ad abusi e violenza domestica.

Nei giorni scorsi, come ricostruisce anche il Guardian, Rowling era stata coinvolta in una polemica a causa di alcuni commenti postati su Twitter riferiti a questioni riguardanti la comunità transgender e l’identità di genere. I suoi commenti erano stati accusati di essere discriminatori nei confronti delle persone transessuali, e altre figure della comunità di Harry Potter, come gli attori Daniel Radcliffe e Eddy Redmayne, avevano espresso solidarietà verso la comunità transgender (nei link i dettagli sulle loro prese di posizione, ndr).

Viste anche le polemiche e gli attacchi sui social e sui media, Rowling ha deciso di spiegare più chiaramente la sua posizione sul proprio sito, raccontando  il susseguirsi degli eventi che l’hanno vista accusata più volte di discriminazione per essersi espressa sugli stessi temi negli ultimi anni, e spiegando le motivazioni per cui ritiene che la sua opinione non sia discriminatoria nei confronti delle persone transessuali. Tra le ragioni a sostegno della sua posizione, hanno trovato spazio anche dichiarazioni molto personali sul suo passato, e in una di queste ha anche affermato: “Mi trovo sotto i riflettori da vent’anni ormai e non ho mai parlato pubblicamente del mio essere sopravvissuta a abusi domestici e aggressioni sessuali. Non perché io mi vergogni di ciò che mi è accaduto, ma perché sono eventi traumatici da ripercorrere e ricordare”.

Come sottolinea Repubblica.it, l’autrice non aveva mai parlato in pubblico degli abusi: “Volevo proteggere mia figlia (nata dal primo matrimonio, ndr) e prima di rivelarli mi sono confrontata con lei, che mi ha incoraggiato a raccontare tutto”. Come scrive sempre Repubblica.it riprendendo la confessione della Rowling, “la decisione di parlare per la prima volta del proprio passato, scrive l’autrice, non ha l’obiettivo di ‘suscitare simpatia’ dopo le polemiche suscitate dalle sue parole e dai suoi tweet, ma di fare comprendere meglio perché si batte in difesa dell’identità femminile, anche a costo di discutere fino a che punto è legittimo spingere l’identità di genere”.

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