È venuta a mancare, all’età di 75 anni, la poetessa e scrittrice Patrizia Cavalli, conosciuta in tutto il mondo e considerata tra le firme italiane contemporanee più importanti

È venuta a mancare, all’età di 75 anni, la poetessa e scrittrice Patrizia Cavalli, conosciuta in tutto il mondo e considerata tra le firme italiane contemporanee più importanti.

Nata a Todi nel 1947, è stata autrice, tra le altre, delle raccolte di poesie Le mie poesie non cambieranno il mondo (con cui esordì nel 1974), L’io singolare proprio mio, Pigre divinità e pigra sorte, Vita meravigliosa, nonché dell’opera in prosa Con passi giapponesi, di cui avevamo parlato anche su ilLibraio.it. Tutte sono state pubblicate da Einaudi.

Come riporta Repubblica, Cavalli era amica di Elsa Morante (a cui infatti dedicò diversi libri), grazie alla quale – diceva – si era appassionata alla poesia.

Tratto tipico della scrittura di Cavalli è il suo essere visionaria, evocativa, eppure estremamente precisa e comunicativa. Tra i temi più riccorrenti delle sue opere il rapporto con il corpo, la depressione, l’ipocondria e la malattia.

Infatti l’autrice, che ha vissuto a Roma, negli ultimi anni aveva avuto il cancro e, anche se era riuscita a guarire, come ha raccontò in un’intervista a Robinson, dal cancro non si guarisce veramente: “Non so cosa sia peggio, se il male o le cure. Io sono depressa perché le medicine mi hanno tolto le forze e le cure mi hanno tolto la memoria. Questa è la verità: non si possono scrivere poesie se non si ha memoria”.

Fotografia header: foto di Dino Ignani - www.dinoignani.net

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