La figura di Antonio Ligabue, artista italiano del XX secolo, definito il Van Gogh italiano, ha suscitato un tale fascino da trovare spazio in televisione, al cinema e sulla carta stampata…

Il 18 febbraio scorso è deceduto Flavio Bucci, attore di culto, protagonista al cinema, a teatro e in tv (tra le sue collaborazioni, anche quelle con Dario Argento, Mario Monicelli, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì e Paolo Sorrentino).

Bucci divenne celebre anche grazie allo sceneggiato RAI in cui interpretò il pittore Antonio Ligabue: una miniserie televisiva del 1977, diretta da Salvatore Nocita, che mette in scena lo sviluppo del talento di Ligabue, insieme alle sue stranezze che lo rendono un eterno “diverso”.

Volevo nascondermi elio germano

Nocita non è stato l’unico a voler celebrare la vita e le opere di questo artista. Il giornalista e scrittore Carlo Vulpio  gli ha dedicato il libro Il genio infelice (Chiarelettere), che racconta in forma di romanzo la storia tormentata di Ligabue, traendone un inno alla creatività, alla natura e alla bellezza.

Incentrato sulla vita di Antonio Ligabue, nelle sale è (finalmente) in uscitail 19 agosto Volevo nascondermi, un film di Giorgio Diritti con Elio Germano (che interpreterà l’artista) e Oliver Ewy.

Definito il Van Gogh italiano, Ligabue (18 dicembre 1899 – 27 maggio 1965) fu stato un grande pittore e scultore: autodidatta, scoprì l’espressione artistica come forma di sollievo dalle proprie sofferenze psicologiche e dalla solitudine che lo accompagnò per tutta la vita.

 

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