La decima edizione del Festival della Comunicazione è in programma da giovedì 7 a domenica 10 settembre a Camogli – I protagonisti, i temi e gli appuntamenti in programma

Dopo l’anteprima di luglio con la rassegna “Parole e voci sul mare”, è tutto pronto per la decima edizione del Festival della Comunicazione, in programma da giovedì 7 a domenica 10 settembre a Camogli. L’appuntamento annuale ha in programma oltre 100 eventi, tra lectio, dialoghi, spettacoli, laboratori, escursioni e incontri con gli autori.

Organizzato nell’incantevole borgo marinaro, il Festival celebra il suo primo decennio di storia con un tema fondamentale quale è la Memoria: “quella straordinaria attitudine della mente, del corpo e dello spirito – si spiega nella presentazione – che è parte integrante del nostro essere, strumento indispensabile per costruire l’identità delle persone e dei popoli. Tema carissimo a Umberto Eco, padre nobile del Festival, la Memoria è un’arte da coltivare e un muscolo da allenare, ancora di più in un contesto in cui i media si interessano sempre più al presente e sempre meno al passato. ‘Noi stessi siamo la memoria. La memoria è l’anima’, esortava Eco, alludendo alla nostra, ormai consueta, abitudine a relegare l’esercizio stesso della memoria a forme digitali e al web”.

Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame e dal Comune di Camogli in collaborazione con Regione Liguria, Rai, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il Festival accoglierà protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento.

Ad aprire il Festival 2023, nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, sarà il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, con la lectio “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”. La giornata d’avvio proseguirà, a completare il trio di lectio inaugurali, con l’intervento “Informazione e memoria” di Enrico Mentana e “La televisione è un mito antico” di Aldo Grasso, quindi vedrà in scena lo spettacolo “La misteriosa fiamma della Regina Loana”, tratto dall’omonimo romanzo che Umberto Eco ha pubblicato nel 2004.

Sul fil rouge di memoria e oblio, intellettuali di fama nazionale e internazionale condurranno lo spettatore tra letteratura e antropologia, intelligenza artificiale e filosofia, mitologia e storia contemporanea.

Tra gli interventi, quello di Domenico Starnone con “L’umanità è un tirocinio” e quello di Massimo Recalcati tra memoria, lutto e nostalgia e di Eraldo Affinati con “Delfini, vessilli, cannonate – Cosa vuol dire oggi leggere e scrivere?”, una riflessione autobiografica fra viaggi, storia, scuola e letteratura.

Sahra Talamo accompagnerà nei meandri del nostro passato evolutivo con “Il memorabile orologio della preistoria. Le ultime ricerche scientifiche sull’interazione tra noi e i Neandertaliani”; Guido Barbujani in quelli delle nostre origini ancestrali con “Homo Sapiens. Le razze italiane” e Massimo Cacciari in quelli della filosofia contemporanea con una lectio dedicata al concetto di “Oblio”. A far luce sulle nuove tecnologie saranno l’esperto di fama internazionale e docente di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath, Nello Cristianini con il suo speech “Convivere con le macchine intelligenti” e il direttore del team Nanoscopy di IIT di Genova Alberto Diaspro, con l’intervento “Il microscopio artificiale”.

Impreziosiscono il programma di talk: Maurizio Bettini con “Il sussulto del ricordo e il raschietto dell’oblio. La memoria a Roma antica”, Gherardo Colombo sui “75 anni di Costituzione”, Dario Bressanini con il suo manuale di autodifesa alimentare, Paolo Crepet e l’invito “Prendetevi la luna”, fino alle presentazioni in anteprima assoluta dei nuovi libri di Federico Rampini con “Africa, dove si gioca il nostro futuro” e di Roberto Cotroneo che racconta “La cerimonia dell’addio”.

Cifra ormai distintiva del Festival della Comunicazione sono i dialoghi che mettono a confronto personalità di spicco delle più svariate aree del sapere, creando contaminazioni e scintille inaspettate.

In calendario gli eventi di Rosario Fiorello, che ritorna al Festival della Comunicazione e domenica 10 settembre sarà sul palco insieme ad Aldo Grasso; l’inedita coppia Alessandro Barbero – Aldo Cazzullo per sviscerare il tema di scottante attualità sul come “Raccontare la storia. Oggi”; Guido Barbujani con Giorgio Manzi a proposito de “La memoria del tempo profondo”; Nicola Bertellotti con Ilaria Gaspari con “La polvere del mondo” e la memoria dei luoghi; Francesco Costa e Federico Ferrazza su presente e futuro del giornalismo.

Nel poliedrico mondo della scienza, i saperi s’intrecciano con Lorenzo Baglioni e Piergiorgio Odifreddi in “È tutto calcolato”; con Antonella Viola insieme a Federico Taddia sulla “Via dell’equilibrio”; Silvia Ferrara con Giorgio Vallortigara su “Figure, simboli, numeri e parole”; Licia Troisi con Luca Perri sul confine “Tra scienza e fantascienza” e Elisa Palazzi con Mario Tozzi su “I falsari del clima”.

Sul versante letterario, Maurizio de Giovanni rifletterà sul tema “Futura nostalgia” con Stefania Auci; Cinzia Leone, a partire dal suo ultimo romanzo “Vieni tu, giorno nella notte”, dialogherà insieme a Mirella Serri; infine Pietrangelo Buttafuoco e Luigi Merlo interverranno su “D’Annunzio e il mare. Cento anni dal Patto Marino”.

A gettare uno sguardo alla storia contemporanea, Mirella Serri con Marcello Flores a proposito della data del 16 ottobre 1943 e “L’esito di due totalitarismi”; Claudio Strinati con Lorenza Baroncelli e Silvia Di Pietro sul museo come luogo di custodia della memoria collettiva; Gherardo Colombo e Miguel Gotor “Un paese senza memoria. Da Piazza Fontana a Tangentopoli”; Riccardo Rossotto con Gianni Oliva e Luigi Vergallo si interrogheranno su “C’è bisogno di un diverso metodo per insegnare la storia?”, Laura Fumagalli con Stefano Rossi e Mila Valsecchi ragioneranno sull’educazione dei figli dxel nuovo millennio con “Dal genitore sceriffo al genitore zucchero filato”.

Tra gli appuntamenti dell’edizione 2023 spicca anche il tête-à-tête tra i sindaci di Genova e Milano Marco Bucci e Beppe Sala, in dialogo con Federico Fubini su “Città senza muri. Ripensare la crescita”.

Saranno quest’anno a Camogli anche Luca De Biase, Beppe Severgnini, Giorgio Metta, Luca Bottura, Pierluigi Pardo, Carlo Cottarelli, Omar Schillaci, Oscar Farinetti, Maurizio Ferraris e molti altri. Oltre agli appuntamenti dedicati al panorama dei podcast e dei contenuti audio, confermati i format delle rassegne stampe del mattino, le colazioni – come quella con il cleaning influencer Mattia Alessio, ma anche Fabienne Agliardi e Sandra Bonzi – e gli aperitivi con l’autore con Severino Salvemini, Daniele Coluzzi, Norma Cerletti (Norma’s Teaching) e Giacomo Moro Mauretto (Entropy for life).

Ad arricchire il palinsesto i contributi dal mondo del teatro, della musica e della poesia.

Quest’anno torna a Camogli Rosario Fiorello con uno speciale dialogo musicato con il critico televisivo Aldo Grasso; tra gli spettacoli in calendario, la messa in scena dello spettacolo La Misteriosa Fiamma della regina Loana di Giuseppe Dipasquale, con Ninni Bruschetta e Viola Graziosi, musiche di Giorgio Conte. Concetto cardine della pièce è anche in questo caso la memoria, o meglio la sua perdita improvvisa e la conseguente perdita dell’identità, ed è tratta dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, edito da Bompiani nel 2004.

Monica Guerritore porterà a Camogli la conferenza-performance dal titolo Anna. La nascita di un film, dove viene raccontata l’ideazione del film Anna, opera prima alla regia per il cinema di Guerritore, e la prima pellicola in assoluto sulla vita di Anna Magnani. Guido Catalano va in scena con Smettere di fumare baciando Live Tour, uno spettacolo per voce sola, nel quale si alternano poesie inedite e vecchi cavalli di battaglia, dove l’amore, declinato in mille sfaccettature, trionfa assieme a un fastello di altre emozioni e stati d’animo.

Inoltre, tra gli spettacoli ci saranno La rinascita della patria di Aldo Cazzullo, in scena l’8 settembre esattamente 80 anni dopo l’armistizio di Badoglio; Oro puro di Fabio Genovesi che nel suo ultimo libro racconta una delle più grandi avventure della storia, il viaggio di Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America, attraverso lo sguardo di Nuno, un ragazzino di 16 anni; Parlami d’amore di Pino Strabioli, con Mario Incudine e Antonio Vasta in un viaggio fatto di musica e parole da un’idea di Costanza Di Quattro e ambientato quando la radio cantava la vita e la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione; Souvenir Novecento di Stefano Massini, con una carrellata di racconti sui momenti salienti del Novecento costruita appositamente per i 10 anni del Festival; Vecchio Liceo e… dintorni con Gianni Coscia e la voce di Silvia Benzi, nel racconto di una vita di musica, successi e incontri.

Dopo l’assegnazione del Premio Comunicazione all’artista Neri Marcorè e il suo spettacolo trasversale Gaber: monologhi e canzoni, un viaggio nell’universo delle canzoni del cantautore intervallate da alcuni suoi celebri monologhi, il Festival si concluderà con il racconto con immagini, trailer e backstage del nuovo film di Claudio Bisio, che insieme a Michele Serra presenterà il suo debutto alla regia: L’ultima volta che siamo stati bambini, tratto dall’omonimo libro di Fabio Bartolomei.

Il programma completo (in cui non mancano laboratori per bambini ed escursioni) sul sito della manifestazione.

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