Si può dare una forma, concreta nella sua astrattezza, alla poesia italiana contemporanea? La domanda di Laura Pugno è diventata un originale volume

Per il progetto di cui stiamo per parlare Laura Pugno, poeta e scrittrice, è partita da una domanda: si può dare una forma, concreta nella sua astrattezza, alla poesia italiana contemporanea? Si può disegnarne una mappa che ci consenta di percepirla con i nostri sensi? Una mappa immaginaria, certo, perché fatta di immaginazioni, del racconto che la poesia italiana fa di se stessa. Una mappa che l’autrice ha saputo immaginare.

Mappa-immaginaria-della-poesia-italiana-contemporanea

Il risultato è Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea, pubblicato dal Saggiatore, che prende le mosse da un esperimento avviato dalla stessa Pugno con un gruppo di poete e poeti: definire i 7 parametri con cui raccontare la poesia, scegliere 99 poeti italiani, assegnare un valore a ciascun parametro per ciascun poeta e infine trasformare i dati in rappresentazioni grafiche, immagini, costellazioni. Il frutto del lavoro è un originale volume che combina critica letteraria e antropologia, statistica e intelligenza artificiale, digital humanities e lettura dei corpora.

E che ospita i contributi di Emmanuela Carbé, Chiara Faggiolani, Jesús López Fidalgo, Matteo Meschiari, Leire Alegría Murillo, Gianluigi Simonetti, Lorenzo Verna e Maurizio Vivarelli e le immagini di Elio Mazzacane, Marina Misiti, Barbara Pastorini e SciamLab.

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