Al bistrot letterario “Festina lente” di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, è possibile acquistare libri, ma anche assaporare una delle tante originali idee presenti nel menù che, dalla colazione alla cena passando per l’ora dell’aperitivo, si ispirano al mondo letterario (da Baudelaire a Sepúlveda, passando per Chocolat e Camilleri) – I dettagli

Festina lente è un bistrot letterario che si trova in via alla Porada 20, a Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Nel bistrot è possibile acquistare una selezione di libri che riguardano soprattutto cucina, orto e giardinaggio, poesia e fotografia, ma anche manuali stravaganti e fiabe illustrate per bambini.

È proprio dalla passione per i libri che sono nate le originali idee presenti nel menù che, dalla colazione alla cena, passando per l’ora dell’aperitivo, si ispirano al mondo letterario.

Festina lente orwell

I primi spunti libreschi sono stati sviluppati nell’offerta di pasticceria: ci sono i Biscotti di Baudelaire, che prendono il nome dall’omonimo libro di Alice B.Toklas, i Biscotti di Nonna Giuseppina, suggestionati dalla lettura di Magari domani resto di Lorenzo Marone, le Rose di Atacama, rose di frolla alla vaniglia e al cacao, pensate come omaggio a Luis Sepúlveda.

Festina lente pasticceria

Tra le intuizioni più dolci troviamo anche le torte, come le Fluffosine al cacao, dedicate al libro Chocolat di J. Harris, o le crostatine al grano saraceno, ispirate al Manuale di cucina sentimentale di Martina Liverani.

festina lente fluffosine

Anche i cocktail strizzano l’occhio al mondo dei libri: troviamo nel menù il Boilermaker, ispirato a La piccola farmacia letteraria di Elena Molini, o il Gin tonic, fedele alla ricette di Frank Saponara, il protagonista del romanzo Le confessioni audaci di un ballerino di liscio di Paola Cereda.

festina lente scaffali

E ancora tra i piatti della cena troviamo Il mare che ci piace, a ricordare un passo della Pista di sabbia di Andrea Camilleri, o gli Spaghetti alla fumo negli occhi, influenzati dal romanzo Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio, e la Bavarese al mango, da accompagnare alla lettura dell’Arte ormai perduta del dolce far niente di Dany Laferrière.

 

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