“La malattia non è una catastrofe, ma un pezzo della mia vita”. Dopo aver trascorso un periodo in ospedale in terapia intensiva, dove era stata ricoverata a inizio anno, Michela Murgia si espone sui social parlando del suo stato di salute

Dopo aver trascorso un periodo in ospedale in terapia intensiva, dove era stata ricoverata a inizio anno, Michela Murgia si espone su Facebook e Instagram parlando dei suoi problemi di salute: “La malattia non è una catastrofe, ma un pezzo della mia vita che vale come gli altri e non voglio trattarla come un segreto oscuro o una cosa di cui vergognarmi”.

Condividere, per la scrittrice sarda, che ha sempre saputo come utilizzare al meglio i mezzi di comunicazione, compresi i social, è una strada per raccontare la propria vicenda e quello che sta attraversando, ma anche un modo per evitare pettegolezzi (come scrive proprio Murgia in una storia di Instagram, citando Pavese).

Sempre sui social, il 22 gennaio, anche Baricco ha annunciato in un post Facebook di avere una leucemia mielomonocitica cronica, e di essere circondato da amici e persone pronte ad aiutarlo per affrontare questo momento.

La stessa Murgia, nelle sue storie, rende pubblici screenshot di un gruppo di Whatsapp in cui alcuni amici la monitorano bonariamente. Un modo leggero e ironico per aggiornare anche il pubblico che la segue del suo stato di salute.

Sul feed, invece, appare una foto con mascherina per ossigeno, pasticche e siringa. Nella didascalia, oltre a fare accenno alle date saltate in teatro (Murgia sarebbe dovuta essere su palco con una riscrittura del Don Giovanni di Mozart, L’incubo elegante), scrive: “Ammalarsi è normale, curarsi è normale, fermarsi è normale. Non tornerà tutto come prima, ma quello che verrà dopo potrebbe persino essere meglio. Diamoci il tempo di farlo succedere“.

Otto anni fa, nel 2014, Murgia aveva dovuto affrontare un’altra prova: un tumore, mentre scriveva il romanzo Chirù.

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