In occasione del centenario dalla nascita di Roald Dahl, abbiamo riletto, dopo anni, “Boy”, la sua autobiografia. Qui lo scrittore britannico ci apre le porte della sua infanzia e dell’Inghilterra degli anni Venti, tra terribili direttori, punizioni corporali e scherzi da bambini. Ma l’occasione più bella che dà la lettura di “Boy” è la possibilità di vedere come nascono alcuni tra i personaggi e le storie dell’autore de “La fabbrica di cioccolato”

“Ero felice, veramente felice. Cominciavo a capire com’era semplice la vita quando si seguono abitudini regolari a ore fisse e si hanno uno stipendio fisso e pochissime occasioni di pensare in maniera originale. La vita di uno scrittore è un vero inferno, confrontata a quella di un uomo d’affari. Lo scrittore deve sforzarsi a lavorare, deve imporsi un proprio orario e, se non gli va di sedersi alla scrivania, nessuno lo rimprovera. Se è un romanziere, vive nel terrore: ogni nuovo giorno esige nuove idee, e non si è mai certi che arriveranno puntuali. Dopo due ore passate a scrivere, il romanziere si sente completamente svuotato. […] Bisogna essere pazzi, per fare gli scrittori. La loro sola compensazione è un’assoluta libertà. Il loro unico padrone è la loro anima ed è per questo che hanno fatto quella scelta, ne sono certo”.

Fortunatamente, nonostante quanto raccontava in questo brano, lo scrittore e aviatore Roald Dahl si stancò in fretta della vita regolare e monotona dell’uomo d’affari della city londinese e iniziò a girare il mondo prima come impiegato della Shell Company e poi come pilota della RAF durante la Seconda Guerra Mondiale. Altrimenti, forse, non avremmo avuto alcuni tra i libri per bambini più belli di sempre: La fabbrica di cioccolato, Le streghe, Matilda, Gli Sporcelli.

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In occasione del centenario dalla nascita dello scrittore, abbiamo deciso di rileggere, dopo anni, la storia più originale di tutte quelle scritte da Dahl: la sua autobiografia. In Boy (Salani, 1992) lo scrittore racconta la propria infanzia e l’adolescenza, dalla morte del padre alla Scuola della cattedrale di Llandaff, dal collegio di St. Peter’s a quello di Repton, basandosi sui propri ricordi, incompleti ma vividi.

Partendo dal percorso avventuroso che porta il padre Herald e suo fratello Oscar da una cittadina vicino l’odierna Oslo fino al Galles, Dahl ci apre le porte della sua infanzia, e dell’Inghilterra degli anni Venti. Scopriamo così il forte legame che lo legava alla madre Sofie, che dopo la morte del marito si trova a crescere da sola cinque figli: alla madre Dahl scrisse una lettera alla settimana dai 9 anni fino alla morte di lei, che le conservò tutte scrupolosamente, regalando allo scrittore e a tutti noi una preziosa fonte. Ma scopriamo anche che lo scrittore era un bambino ingenuo e curioso, un po’ vivace e birbante come tutti i bambini; che una volta nascose un topo morto nel barattolo di caramelle della raccapricciante signorina Pratchett, proprietaria del negozio di dolciumi di Llandaff.

Tuttavia un ruolo centrale in Boy lo hanno le punizioni corporali: in ognuna delle scuole che frequenta, il futuro scrittore è punito con i temibili colpi della canna da passeggio sul sedere, distribuite ugualmente dal direttore del St. Peter’s o da quello di Repton. Le bacchettate sono uno dei ricordi più vividi nella mente di Dahl che le racconta minuziosamente, con tono scientifico, cercando spesso la solidarietà dei suoi lettori moderni, che abitano in un’epoca in cui queste soluzioni sono proibite e ripudiate.

Ma l’occasione più bella che dà la lettura di Boy è la possibilità di vedere come nascono alcuni tra i personaggi e le storie di Roald Dahl: come racconta lo stesso autore, l’idea de La fabbrica di cioccolato nasce dall’usanza della ditta Cadbury di mandare ogni mese agli studenti del collegio di St.Peter’s una scatola contenente tavolette di cioccolato con nuovi gusti, che i ragazzi dovevano assaggiare e valutare riempiendo un questionario. Determinante per la costruzione dei personaggi degli Sporcelli è la già citata signorina Pratchett e la signorina Spezzindue di Matilda è nata molto probabilmente dai ricordi di alcuni tra i temibili insegnanti e direttori conosciuti nella sua carriera scolastica.

La fabbrica di cioccolato_Esec.indd Gli sporcelli_Esec.indd Versi perversi_Esec.indd IL coccodrillo enorme_Esec.indd Io, la giraffa e il pellicano_Esec2.indd James e la pesca gigante_Esec.indd

Per celebrare il centenario della nascita di Roald Dahl, la casa editrice Salani ha preparato nuove copertine per alcuni dei titoli più famosi dello scrittore britannico: sono in libreria con una nuova veste La fabbrica di cioccolato, Gli Sporcelli, Versi perversi, Il coccodrillo enorme, Io, la giraffa e il pellicano e James e la pesca gigante.


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