Arriva anche a Milano Penny Wirton, scuola di lingua italiana per stranieri fondata a Roma da Eraldo Affinati e da Anna Luce Lenzi, che ha sedi in Calabria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Lombardia e Veneto. I corsi sono attivati grazie al contributo di uomini e donne “disposti a insegnare in modo gratuito”… – Il progetto

Si parla molto di integrazione. In questo caso raccontiamo una storia italiana di grande concretezza e altruismo: quella della Penny Wirton, scuola di lingua italiana per stranieri fondata a Roma. I corsi, diretti dallo scrittore Eraldo Affinati e da Anna Luce Lenzi, come si legge sul sito ufficiale dell’autore de La Città dei Ragazzi e di Elogio del ripetente, sono attivati grazie al contributo di uomini e donne “disposti a insegnare in modo gratuito”.

Tutti possono frequentare questa scuola, che ha sedi in tutta Italia (in Calabria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Lombardia e Veneto): la Penny Wirton è aperta a giovani e adulti, uomini e donne di ogni provenienza e di ogni età. “Non richiede iscrizione formale e accoglie studenti lungo tutta la sua durata, in qualsiasi momento, da settembre a maggio”. Si punta a lavorare per piccoli gruppi, grazie alla presenza di numerosi insegnanti volontari.

Sempre sul sito dello scrittore si chiarisce che la proposta formativa di questa scuola è organizzata “senza classi” e fondata sul contatto diretto, “a tu per tu”, tra insegnanti e studenti. “Spesso si parte da zero e si procede con cautela, senza fretta, con persone che non hanno mai frequentato una scuola in vita loro e sono appena approdati in questo nostro nuovo mondo linguistico: è emozionante vedere come imparano a riconoscere e a riprodurre prima i segni, poi le intere parole, e come riescono a comunicare le loro storie, le loro idee e le loro speranze”.

Come ha raccontato Affinati a hounlibrointesta.it, la scuola ha appena aperto anche a Milano (la dirige Laura Bosio): “Il progetto è nato nel 2008 da una costola de La Città dei Ragazzi, una comunità educativa fondata nel secondo dopoguerra con il nome di Opera per il Ragazzo della Strada, in cui ho insegnato per dieci anni. Questa importante esperienza ha spinto me e mia moglie Anna Luce Lenzi a pensare a una scuola per stranieri basata su un metodo particolare”. Quanto ai volontari, appartengono alle categorie più diverse. Ci sono molti pensionati, studenti universitari, alcuni alunni di liceo, persone che a volte non hanno mai insegnato. Sono riuscito a coinvolgere anche giovani di seconda generazione magari nati in Italia da genitori stranieri e studenti italiani che nel loro cammino scolastico incontrano difficoltà”.

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