Il Gabinetto di lettura Vieusseux compie 200 anni. Per celebrare la sua attività ininterrotta nel corso di ‘800 e ‘900 è stata allestita la mostra “Il Vieusseux dei Vieusseux”, nella quale si ripercorre la sua storia tramite oggetti d’epoca e pubblicazioni originali – I particolari
In occasione del bicentenario dalla nascita del Gabinetto di lettura Vieusseux, dal 27 gennaio scorso è possibile visitare a Firenze, nella sede di Palazzo Corsini Suarez, la mostra Il Vieusseux dei Vieusseux. Libri e lettori tra Otto e Novecento. 1820 – 1923, nella quale sono presenti sia documenti originali che installazioni multimediali a ripercorrere la storia della sua attività, strettamente intrecciata con quella di Firenze dell’800 e del ‘900.
A fondare il Gabinetto, oggi presieduto da Alba Donati, fu proprio Giovan Pietro Vieusseux, il quale volle creare un centro culturale dedito alla promozione della lettura e del progresso civile insieme a un’attività editoriale che accordasse il mondo intellettuale fiorentino e toscano. Tra i romanzi pubblicati scelti per l’esposizione, opere come l’edizione ventisettana dei Promessi Sposi e Alla ricerca del tempo perduto di Proust insieme alle riviste pubblicate da Giovan Pietro.
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La mostra, curata da Laura Desideri, si potrà visitare fino al 30 giugno e si basa sull’evocazione di sale e persone presenti nelle prime tre sedi del Gabinetto, attraverso ambienti ricostruiti con gli oggetti del tempo (quadri, foto di interni, piante), ma anche con le descrizioni ritrovate nelle lettere e nei diari dei frequentatori del posto, o anche nei romanzi ambientati a Firenze che lo raccontarono. I tre ambienti ci riporteranno ad episodi leggendari, come la serata in onore di Giacomo Leopardi il 25 giugno 1827 o quella del 3 settembre 1827 dedicata ad Alessandro Manzoni.
Tra gli eventi organizzati per la celebrazione dei 200 anni di attività, sabato 8 febbraio, nella Sala Ferri di palazzo Strozzi, per il ciclo di eventi #Vieusseuxdieciparole, che mira alla lettura del nostro tempo attraverso 10 parole emblematiche della storia del Gabinetto Vieusseux, Ferruccio de Bortoli racconterà la parola Europa.