David M. Rubenstein, Anselmo Prestini e Glennon Doyle: tre autori da cui prendere spunto per imparare a valorizzare al meglio sé stessi e rapportarsi in modo proficuo sui social e sul posto di lavoro, capendo nel frattempo come raggiungere il successo nel proprio ambito professionale, grazie alla testimonianza dei leader del nostro tempo

Ci sono senza dubbio molti e vari modi per emergere nel proprio campo lavorativo e farsi notare in positivo, mentre uno rischierebbe di risultare sbagliato praticamente di default, almeno stando alla maggioranza degli esperti: trascurare il personal branding, limitandosi a ritenerlo una maniera poco elegante per mettersi in mostra davanti agli altri, se non a loro discapito.

In realtà, l’insieme di attività che ci permettono di spiccare in un determinato settore dipende in gran parte dalla percezione che abbiamo della nostra identità, delle nostre conoscenze e competenze, e da quanto siamo capaci di relazionarci con colleghi, superiori e clienti mettendo a frutto (e in risalto) i nostri tratti più peculiari, sia sul piano personale sia su quello professionale.

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Ecco perché, in qualunque campo si operi, imparare a fare i conti con sé stessi è importante tanto quanto familiarizzare con le dinamiche interne alla propria sfera occupazionale. Per muovere dei passi ben strutturati in entrambe le direzioni, vi consigliamo quindi tre nuovi libri scritti rispettivamente da David M. Rubenstein, Anselmo Prestini e Glennon Doyle.

Tre autori da cui prendere spunto per valorizzarsi e rapportarsi nel modo più proficuo sui social e sul posto di lavoro.

La vera arte del successo

Copertina del libro La vera arte del successo

Autore: David M. Rubenstein, cofondatore del gruppo Carlyle, società di private equity.
Editore: Tre60 (traduzione di Maddalena Togliani).
Genere: un libro che racchiude i segreti per una vita di successo, rivelati da alcuni dei maggiori leader mondiali.
Pagine: 448.
Trama: negli ultimi cinque anni, David M. Rubenstein ha intervistato alcune personalità cardine della contemporaneità: da Bill Gates a Jeff Bezos, da Oprah Winfrey a Christine Lagarde, da Bill Clinton a Nancy Pelosi, da Tim Cook a Warren Buffet, chiedendo loro come sono riusciti a raggiungere i propri obiettivi e a diventare così celebri. La vera arte del successo (in inglese, How to lead) è il distillato di queste illuminanti conversazioni.
Consigliato a… chi desidera ispirarsi a modelli riconosciuti del nostro tempo per trovare la propria strada.
Cosa ci è piaciuto di più: la possibilità di scoprire personalità di settori molto diversi, dalla finanza allo spettacolo, dalla politica allo sport, accedendo così a una visione davvero ampia del concetto di successo.

Per un pugno di follower

Copertina del libro Per un pugno di follower

Autore: Anselmo Prestini (su Instagram @anselmoprestini_), influencer e testimonial con oltre 140mila follower.
Editore: Vallardi.
Genere: un esilarante romanzo-verità sui retroscena e i dietro le quinte dello “scintillante” mondo dei social.
Pagine: 288.
Trama: Omar, vent’anni, da un paesino di montagna decide di trasferirsi a Milano per inseguire il sogno di diventare un influencer. Inizia così un tour de force che lo costringe a farsi notare “riscrivendo” un pochino la realtà, fino a quando Aurora, inarrivabile fashion influencer, non lo coinvolge nella sua vita per sembrare una “ragazza normale”. Omar si sente arrivato, ma non sa che in realtà la sua storia è appena cominciata…
Consigliato a… chi aspira a conoscere meglio le dinamiche della comunicazione virtuale e mediatica.
Cosa ci è piaciuto di più: il taglio divertente e (quasi) autobiografico con cui Prestini, ispirandosi alla sua esperienza personale, descrive con voce empatica uno dei più recenti mondi aspirazionali del nostro secolo.

Libera. Smetti di compiacere gli altri, comincia a vivere davvero

Copertina del libro Libera

Autrice: Glennon Doyle, attivista, speaker e influencer americana, già autrice di due bestseller.
Editore: Mondadori (traduzione di Silvia Albesano).
Genere: un memoir e al contempo un libro motivazionale.
Pagine: 300.
Trama: fidarsi di sé stesse, facendo pace con il proprio corpo e le proprie emozioni, guardare in faccia le delusioni, i cuori spezzati e la rabbia… Tutto questo, fa notare Glennon Doyle, significa riuscire a liberare i propri istinti più puri e sinceri, trovando il coraggio di guardarsi allo specchio e dire: “Ecco la donna che ho sempre voluto essere”. Del resto, come direbbe l’autrice stessa, più si è coraggiose e più si è fortunate. Più si è libere e più si è vive.
Consigliato a… chi non vuole più assecondare le aspettative altrui e preferisce valorizzare le proprie.
Cosa ci è piaciuto di più: “leggendolo mi sono sentita finalmente me stessa dentro al mio corpo per la prima volta nella mia vita”, ha dichiarato la cantautrice britannica Adele. E noi non potremmo essere più d’accordo.

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