“Sinfonia domestica. Giorni felici, giorni così” è la riflessione di Tina Guiducci, in forma di diario, legata a un periodo in cui il peggio si intravedeva già, anche se ancora non si conosceva: i primi settanta giorni di lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19, che vengono ora ripercorsi attraverso i comportamenti di una mamma, un papà, due figli adolescenti e un cane di nome Zed

Tentazioni impossibili da soddisfare, ambizioni accantonate, stanchezze accentuate dalla convivenza forzata, convinzioni sempre variabili rispetto alle notizie là fuori: ogni sera Tina Guiducci ha riempito la griglia di quelle che, durante i primi settanta giorni di lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19, sono diventate delle ossessioni comuni.

Una riflessione in forma di diario legata a un periodo in cui il peggio si intravedeva già, anche se ancora non si conosceva, e che ora è confluita in un volume intitolato Sinfonia domestica. Giorni felici, giorni così ed edito da La Vita Felice.

Copertina del libro Sinfonia domestica

Così, da questi “quadri” dell’autrice (moglie, madre di due adolescenti, per tacere del cane Zed) capaci di tenere dentro i comportamenti di tutti i familiari, con i loro tic, le loro debolezze e i loro slanci, emerge nitidamente il potere della pazienza, l’incredibile solidità di certe abitudini, il valore dei progetti che non abbiamo smesso comunque di fare.

A fronte della situazione che si è fatta strada all’improvviso nelle nostre vite oltre un anno fa, Sinfonia domestica fotografa la nostra fragilità in presa diretta, alternando con leggerezza toni ironici e dolenti, spavento e genuina speranza. Oltre alla preoccupazione di vivere in un Paese che molto deve ancora crescere, affinché i suoi cittadini e le sue cittadine si fidino davvero di lui.

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