Prendere appunti a mano aiuta la memoria più di pc e smartphone (ma non sempre)

La ricerca scientifica in questione arriva dagli Stati Uniti, dall’Università di Princeton in particolare, e riguarda la memoria umana: come riporta l’edizione italiana dell’Huffington Post, “prendere appunti a mano usando carta e penna aiuta a interiorizzare e ricordare meglio le informazioni in un secondo momento”. Solo in determinati casi, infatti, prendere appunti su supporti digitali (pc, smartphone…) produce risultati migliori.

A capo della ricerca, la psicologa Pam Mueller, che ha condotto tre studi sul tema e ne ha scritto su Psychological Science (The Pen Is Mightier Than the Keyboard, il titolo dell’articolo).

LEGGI ANCHE – Perché continuare a scrivere in corsivo

Una classe di studenti è stata divisa in due gruppi, per assistere a una conferenza: il primo gruppo aveva a disposizione carta e penna, il secondo laptop. Ha spiegato la ricercatrice: “Coloro che prendevano appunti alla vecchia maniera hanno dovuto essere più selettivi, includendo soltanto le informazioni che reputavano più importanti. Questo gli ha permesso di studiare i contenuti in maniera più efficiente”. Sono seguiti altri due esperimenti.

Ovviamente, l’invito è a non generalizzare: “Le persone dovrebbero essere più consapevoli del motivo per cui prendono gli appunti in un determinato modo, per quanto riguarda sia il mezzo che il fine. A volte prendere appunti a mano può dare risultati superiori, altre volte il laptop è la soluzione migliore”.

In particolare, “se, ad esempio, abbiamo necessità di interiorizzare i dati in maniera più profonda (ad esempio durante una conferenza) è maggiormente opportuno utilizzare carta e penna; ma se, al contrario, necessitiamo di un metodo per trattenere più dati possibili (ad esempio nel caso il nostro datore di lavoro ci faccia una lista molto dettagliata dei nostri compiti) affidarsi alle nuove tecnologie è la scelta migliore“.