Rileggere anni dopo i libri che non ci sono piaciuti può sembrare una perdita di tempo. Invece, i volumi poco amati sono una risorsa fin troppo sottovalutata, e possono rivelarsi delle sorprese. Ecco perché…

Tutti abbiamo letto dei libri che non ci sono piaciuti, ma quasi nessuno li ha provati a rileggere. D’altronde perché di dovrebbe rileggere un libro che non ci ha entusiasmato? C’è chi addirittura, dopo aver letto un romanzo non esaltante, ha deciso di astenersi da qualsiasi altra opera simile o affine per non rischiare una seconda delusione.

Tuttavia, come racconta Bustle, non è sempre una buona idea decidere di cancellare dalla memoria un libro che non abbiamo amato. Anzi, alcune volte, sarebbe meglio dargli una seconda chance.

Rileggere i classici studiati a scuola

I primi volumi da rileggere sono quelli affrontati durante gli anni di studio: troppo spesso opere importanti e ricche di contenuto vengono disprezzate dagli studenti perché viste come materiale da preparare per un esame o un’interrogazione. Rileggere questi libri una decina di anni dopo porta sorprese davvero inaspettate: si scopre che la trama è ricca e i personaggi sono molto più verosimili di quanto ci era sembrato un tempo. Ma soprattutto, non dovendoli leggere per preparare un esame, ci si accorge di quanto siano in realtà opere divertenti e piacevoli.

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Rileggere per misurare la propria crescita come lettore

Rileggere i libri è molto utile e farlo con le opere che non si è particolarmente amato per i più disparati motivi è un perfetto metro di misura per comprendere la propria crescita come lettori. Di libro in libro la nostra identità si fortifica e impariamo meglio a conoscere le storie che ci piacciono e quelle che invece non ci interessano. Rileggere un libro non amato ci permette in particolare di capire come nel tempo siano cambiati i nostri gusti e le nostre aspettative.

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Rileggere per conoscere quello che non amiamo

La lettura ci insegna tantissimo e così, dopo anni di libri, scopriamo di sapere sempre di più sulla letteratura e gli autori. Rileggere un libro, anche se non lo abbiamo amato, ci fa imparare ugualmente molto e ci permette di discuterne con gli amici e capire meglio quali sono le caratteristiche che accomunano i libri che non ci piace leggere.

Rileggere i libri che non ci piacciono ci insegna a vivere meglio

Per prima cosa, quando capiamo che un libro non ci piace non è sempre facile spiegare il perché. Rileggerlo e riflettere sulle caratteristiche e i passaggi che non ci sono andati a genio è molto utile anche nella vita quotidiana: quante volte capita di non riuscire a esprimere il perché alcune situazioni non ci fanno sentire a nostro agio? La lettura e la riflessione di sicuro sono delle ottime alleate per trovare le parole adatte a spiegare il nostro disconforto. Inoltre, nella vita reale bisogna saper andare avanti nonostante le avversità e rileggere (o forzarsi a finire) i libri che non si sono amati è un’ottima palestra.

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