“Gli studenti hanno l’ingenua convinzione, quando fanno un tema, che più si scrive e meglio è. La sintesi invece è una dote importante…”. Le novità a cui sta lavorando il linguista Luca Serianni, neo-collaboratore del ministero

Luca Serianni, stimato linguista, docente di storia della lingua italiana a La Sapienza e neo consulente per l’apprendimento della lingua italiana al MIUR (guiderà la task force istituita dal ministero per arginare le carenze degli studenti, di cui periodicamente si torna a discutere), in un’interessante intervista a Repubblica sottolinea l’importanza che verrà data al riassunto nei programmi scolastici; riassunto che “non è un esercizio banale, ma ha un peso importante. Si tratta di rendere in modo efficace un testo di partenza senza sbrodolare, gerarchizzando le informazioni. Gli studenti hanno l’ingenua convinzione, quando fanno un tema, che più si scrive e meglio è. La sintesi invece è una dote importante, anche perché in genere il risultato di quanto scriviamo non è Guerra e pace di Tolstoj”.

Serianni, a questo proposito, annuncia che si lavorerà alla “rivisitazione delle prove d’esame: prima lo scritto di italiano di terza media, poi quello della Maturità. L’idea è quella di introdurre la tipologia testuale del riassunto. (…) Partiremo dalle prove d’esame perché è la condizione per orientare il percorso formativo degli insegnanti. Non posso fare l’elogio del riassunto se poi all’esame non c’è, indebolirebbe la sua introduzione nel programma scolastico”.

La capacità di riassumere non è sufficiente: gli studenti “saranno chiamati a interpretare ciò che li circonda nel mondo, a comprendere un testo, sia esso un modulo, una circolare, un documento. La capacità di strutturare un discorso e di riconoscere se è ben fatto è fondamentale, ci sottrae dall’essere in preda del primo imbonitore. Per me un’urgenza è questa: daremo indicazioni su come sviluppare le capacità di argomentazione e cioè su come dominare i connettivi del discorso, l’uso dei quindi, degli infatti e dei perché”. L’intervista integrale, in cui si toccano diversi punti (dagli errori ortografici alle presunte colpe degli insegnanti) è disponibile online qui.

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