“In amore, ogni cosa è al tempo stesso vera e falsa; l’unico argomento al mondo sul quale è impossibile dire insensatezze”.

Ilenia Zodiaco ci racconta “L’unica storia”, il nuovo libro di Julian Barnes, l’autore de “Il senso di una fine”

Abbiamo quasi tutti un’unica storia da raccontare. Non voglio dire che nella vita ci capiti una cosa sola; al contrario, gli avvenimenti sono tantissimi, e noi li trasformiamo in altrettante storie. Ma ce n’è una sola che conta, una sola da raccontare alla fine. E questa è la mia”.

A parlare è Paul, diciannovenne beneducato, proveniente da una famiglia dei sobborghi londinesi. Julian Barnes ha scelto lui come protagonista del suo nuovo romanzo: L’unica storia (Einaudi, 2018; traduzione di Susanna Basso). Un ritorno atteso quello dell’amatissimo scrittore britannico, vincitore del Man Booker Prize nel 2011 con Il senso di una fine, con cui in effetti ci sono diversi punti di contatto, a partire dalla trama.

julian barnes

L’evento che ha segnato per sempre la vita di Paul – l’unica storia che non smetterà mai di raccontarsi per tutta la vita – è il suo primo amore, vissuto durante un’estate dei primi anni Sessanta, con Susan, una cinquantenne sposata e con due figlie.

All’inizio i due amanti si beano del loro anticonformismo, del loro amore senza regole che sfida le stupide e grette regole del loro mondo perbenista: Susan chiama Paul il suo magnifico Bel-Ami, non si dicono mai quanto si amano, evitano le verità banali, ridono della vita con una leggerezza che può avere solo chi mette il proprio sentimento davanti a tutto. Con il tono di chi ha il sole in tasca, Paul si può permettere di essere tranchant nei confronti degli “abitatori di solchi”, chi vive una quotidianità grigia e banale, si è abituato all’indolenza sentimentale e non vive un amore sfacciato e profondo come il suo.

La prospettiva però è limitata, parziale. Il narratore infatti è Paul, non dubitiamo mai della forza dei suoi sentimenti. Ma Susan è un’incognita. Con il passare del tempo i due punti di vista si distanziano sempre di più, anche per il sopraggiungere delle difficoltà concrete che devono affrontare: in primis, il marito di Susan, l’iracondo Mr. E.G.

Tuttavia l’amore per lei gli è fatale. Anche quando si affievolisce, ormai ha cauterizzato il cuore di Paul e “chi verrà dopo troverà soltanto tessuto cicatriziale”. Quest’idea catastrofica dell’amore ossessionerà Paul per tutta la vita.

Non farà altro che raccontare questa storia, la loro storia, l’unica storia, trascurando tempo, luoghi, ambienti sociali, dettagli di poco conto. Tutte queste ripetizioni non ci porteranno né più vicini né più lontani dalla verità. Semplicemente perché “in amore, ogni cosa è al tempo stesso vera e falsa; l’unico argomento al mondo sul quale è impossibile dire insensatezze”.

Il romanzo di Barnes è ironico e disperato, si ride della vita adulta, della vita borghese in particolare, come fa Susan, eppure è impossibile celare il terrore, il caos che alloggia dentro ognuno di noi. Alla fine bisogna trovare un equilibrio – ma la vita è disequilibrio – tra la paura che abbiamo di soffrire e il bisogno di essere amati. L’incipit folgorante recita: “Che cosa preferireste, amare di più e soffrire di più, o amare di meno e soffrire di meno? Credo che, alla fine, l’unica vera domanda sia questa”.

L’AUTRICE – Qui tutti gli articoli e le recensioni di Ilenia Zodiaco per ilLibraio.it

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