Alla scoperta della libreria Les Mots, nel quartiere Isola di Milano: associazione culturale e spazio di coworking, questa realtà ospita numerosi eventi e incontri, e i suoi librai sono certi che i libri possano durare nel tempo, fino all’incontro con il lettore giusto – L’intervista

Les Mots è una libreria, ma anche uno spazio di coworking e un’associazione culturale. Si trova in una zona in crescita di Milano, il quartiere Isola.

Les Mots ha aperto il 7 ottobre 2011 in via Carmagnola, dall’idea di “un gruppo di amici appassionati di libri che ruotava intorno a un libraio e una storica associazione culturale che cercava qualcuno con cui condividere i propri spazi”.

Les Mots

Una piccola realtà, “nata dall’impegno e dagli sforzi economici” di Pietro, Annalisa e Claudio, oltre ad altri amici che negli anni hanno lasciato il progetto e Giovanni, un volontario che supporta le attività in libreria.

La peculiarità della libreria è che i suoi ideatori e gestori, in realtà, si dividono tra la passione per i libri e altri lavori part-time: Pietro è un educatore, Annalisa è dottoranda all’Università e Claudio è avvocato.

Les Mots, come ci racconta Pietro, ospita “fino a sette incontri al mese, il cui peso incide positivamente sugli incassi della libreria, anche se esiste un pubblico di affezionati che torna per acquistare spesso, in particolare testi usati“.

Les Mots

Visto che il pubblico è molto legato alle iniziative, è anche “relativamente vario”. Così come gli eventi, che spaziano “dalla pedagogia fino all’Oriente, passando per l’etnografia, la sociologia, il noir e anche la narrativa. Di nomi ne sono passati tanti in libreria: Lella Costa, perfino Umberto Eco…”.

Les Mots ospita, inoltre, “iniziative in collaborazione con Q-Code, un’agenzia giornalistica che si occupa di geopolitica e politica internazionale, Codici, un’agenzia di ricerca sociale, con il Cnca, coordianamento nazionale delle comunità d’accoglienza, con Asnada, una scuola di italiano per stranieri”.

“I libri che più caratterizzano Les Mots sono la saggistica politica, ma anche quelli sul lavoro, il viaggio, la montagna. E poi la letteratura di genere, l’animalismo, la narrativa americana, l’underground, i classici, la storia…”, continua Pietro, per poi aggiungere che la libreria ha anche “rapporti con piccole case editrici molto attive come Mileu edizioni (storia criminale e sociale), Agenzia X (underground), Ortica (classici e non), l’Asino edizioni (pedagogia e tematiche civili), Derive Approdi (politica e filosofia), Zona 42 (fantascienza), Eleuthera (cultura libertaria), O/O (cultura orientale), Metropoli d’Asia (noir orientali), Ediciclo (piccola filosofia di viaggio)”.

Les Mots

Lo spazio per le novità, invece, è ridotto: “Les Mots prende solo quello che salta all’occhio o che le viene segnalato, perché è davvero difficile stare dietro al flusso delle nuove uscite”. Tra l’altro, “per fare posto alle novità bisognerebbe liberarsi di altri libri, mentre invece a Les Mots si crede nel dare le sue possibilità a ogni volume per farlo ‘decantare’ e permettergli di incontrare il suo lettore“.

Les Mots ha anche progetti per il futuro, a partire dal recente allargamento degli spazi, che ora “ospitano anche delle postazioni di lavoro condiviso, o di coworking, per condividere l’area con qualcuno che possa connettere il proprio lavoro con la programmazione culturale della libreria.

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