Chi saranno i protagonisti del premio Strega 2017, anno cominciato tristemente, con il lutto per la morte del presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro? Su ilLibraio.it i nomi degli autori che potrebbero essere protagonisti…

Chi saranno i protagonisti del premio Strega 2017, anno cominciato tristemente, con il lutto per la morte del presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro?

A proposito del futuro della Fondazione, domani, mercoledì 1 febbraio, è in programma l’elezione del nuovo presidente del Cda, oltre all’integrazione del numero dei consiglieri. Non solo: verrà nominato il direttore per i prossimi tre anni (quasi scontata la conferma dell’attuale, Stefano Petrocchi).

Tullio De Mauro

Prima di arrivare ai nomi dei possibili candidati, un breve ripasso: nelle ultime 4 edizioni del premio letterario italiano più ambito e discusso si sono alternate alla vittoria due case editrici, Rizzoli (Walter Siti, 2013, ed Edoardo Albinati, 2016) ed Einaudi (Francesco Piccolo, 2014, e Nicola Lagioia, 2015), che oggi fanno parte dello stesso gruppo, il “colosso” Mondadori. Proprio l’omonima casa editrice, la più grande d’Italia, vorrebbe tornare alla vittoria, che a Segrate manca dal 2011, quando si impose Alessandro Piperno.

Certo, basta scorrere l’albo d’oro dello Strega per avere la conferma: il premio romano, tradizionalmente accompagnato dalle polemiche, è ormai una sfida “interna” al principale gruppo librario nazionale.

paolo sorrentino

A quanto risulta a ilLibraio.it, Mondadori avrebbe due-tre alternative: spicca il nome del premio Oscar Paolo Sorrentino, autore de Gli aspetti irrilevanti, in cui il regista (già in cinquina allo Strega in occasione dell’uscita, per Feltrinelli, di Hanno tutti ragione) ha immaginato e raccontato 23 vite a partire dalle fotografie di Jacopo Benassi. Il libro di Sorrentino è sì stato presentato come un “romanzo corale”, ma non è un tipico libro “da Strega”. Altra questione da non sottovalutare in vista di un’eventuale (non scontata) candidatura: prendere parte allo Strega comporta la partecipazione a un intenso tour di incontri, difficile da conciliare con i tanti impegni (anche americani) del regista napoletano.

L’altro nome possibile in casa Mondadori è quello di Teresa Ciabatti, in uscita a fine febbraio con l’autofiction de La più amata (sullo sfondo, la P2 di Licio Gelli). A Segrate, però, ci sarebbe anche una terza ipotesi: Stefano Massini, autore di Qualcosa sui Lehman, un poema epico scritto in versi, su cui l’autore ha basato la sua fortunata Lehman’s Trilogy teatrale.

Le prime due ipotesi sono molto più probabili della terza. Del resto, il responsabile della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba, che abbiamo intervistato nel dicembre scorso, non ha confermato ma neppure smentito.

paolo cognetti

Spostiamoci a Torino, in via Biancamano: Le otto montagne, primo romanzo di Paolo Cognetti dopo raccolte di racconti e reportage (qui la nostra intervista, ndr), non ha convinto solo oltre 30 editori all’estero, ma anche la critica e i lettori italiani. Con Cognetti Einaudi potrebbe puntare alla vittoria. Staremo a vedere quali valutazioni verranno fatte all’interno del gruppo (anche se la candidatura Cognetti al momento resta la più solida, a quanto ci risulta). Sempre in casa Einaudi, tra le non poche alternative possibili troviamo Donatella Di Pietrantonio, in uscita con L’Arminuta, e che ha partecipato allo Strega con Bella mia (Elliot, 2014) e Andrea Bajani, autore di Un bene al mondo.

luca ricci racconti

A proposito di decisioni interne al gruppo Mondadori, Rizzoli, reduce dalla vittoria del luglio scorso, potrebbe essere della partita con i racconti di Luca Ricci, in libreria con la raccolta I difetti fondamentali. Tra l’altro, uno dei testi della raccolta racconta da vicino il premio romano… La presenza di Rizzoli, però, al momento non è affatto certa: la casa editrice potrebbe anche saltare un giro.

Matteo Nucci

Lasciamo il gruppo Mondadori. Ponte alle Grazie punta su Matteo Nucci, già finalista allo Strega con il suo primo romanzo, Sono comuni le cose degli amici. Nucci, autore anche di saggi, racconti e reportage (oltre che di un libro molto apprezzato come Le lacrime degli eroi), tornerà in libreria il 2 marzo con È giusto obbedire alla notte, in cui Roma, la città eterna, prende vita in una narrazione che tocca i grandi sentimenti universali. La trama del libro ci porta ai margini della Capitale, “dove il Tevere crea un’ampia ansa prima di correre verso il mare”. Qui vivono “uomini e donne che sembrano essersi incontrati solo grazie alle rispettive necessità. Fra baracche e chiatte…”.

Andrea Piva Giunti

Veniamo a Giunti, che potrebbe prendere parte al premio con Andrea Piva, che ha debuttato nel 2000 scrivendo LaCapaGira, film cult recitato interamente in dialetto barese e diretto dal fratello Alessandro. Piva, tra le altre cose giocatore di poker professionista, è tornato al romanzo con L’animale notturno, dopo aver pubblicato con Einaudi Apocalisse da camera. L’alternativa, sempre restando in casa Giunti, è rappresentata da Marco Ferrante, autore di Gin tonic a occhi chiusi.

Non ha ancora fatto una scelta definitiva la Nave di Teseo (tra le ipotesi, il ritorno allo Strega di Mauro Covacich, tornato in libreria con La città interiore, anche se non va dimenticato che lo scrittore triestino è già arrivato secondo al premio romano due anni fa), e sta valutando l’eventuale partecipazione anche la neonata SEM – Società Editrice Milanese dell’ex Mondadori Riccardo Cavallero.

Roberto Saviano

E se Alberto Rollo, ormai ex direttore letterario della Feltrinelli, da poco nominato direttore editoriale di Baldini & Castoldi, potrebbe essere tra i candidati con il suo primo romanzo, l’autobiografico (e generazionale) Un’educazione milanese (uscito per la salentina Manni), in casa Feltrinelli difficilmente si rischierà la corsa allo Strega con La paranza dei bambini, primo “romanzo puro” di Roberto Saviano, bestseller di fine 2016. Lo stesso Saviano, intervistato da ilLibraio.it di recente, non si è sbilanciato: “I premi sono una lusinga, e servono a far conoscere ancor di più il libro. Sono anni che me ne tengo lontano…”. Una chiusura a un’eventuale partecipazione? Così pare, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, senza dimenticare che ultimamente Feltrinelli si è – non senza polemiche – tenuta lontana dallo Strega. Certo, l’eventuale presenza in gara di Saviano aiuterebbe non poco il premio (vale anche per Sorrentino).

fandango il senso della lotta

Tra i possibili candidati dovrebbe poi esserci Il Senso della Lotta‎ (Fandango) di Nicola Ravera Rafele, “romanzo borghese, noir letterario, j’accuse generazionale”. I genitori di Tommaso, il protagonista del libro, rimasto orfano, erano dei terroristi. La vicenda familiare narrata comincia nel 1969 e arriva fino ai giorni nostri.

Tra le case editrici che potrebbero partecipare all’edizione 2017 dello Strega, stando a quanto abbiamo appreso, troviamo anche Neri Pozza (probabilmente con La compagnia delle anime finte, il nuovo libro di Wanda Marasco, già protagonista nel 2015 con Il genio dell’abbandono), Giulio Perrone Editore (con Le notti blu di Chiara Marchelli, in uscita a marzo), Neo Edizioni (con Grande nudo del sassarese Gianni Tetti, uscito a dicembre, un testo ambizioso di circa 700 pagine), Baldini & Castoldi (si pensa alla coppia di scrittori Monaldi & Sorti), e/o e la stessa Amazon Publishing. E la lista, come ogni anno, è destinata ad allungarsi…

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