Il nuovo romanzo di Davide Grittani, già autore de “La rampicante”, è dedicato a una straordinaria ed epica vita sbagliata, quella di Dolores O’Riordan. E rimette al centro della scena i fantasmi più duri a morire: i sensi di colpa
Un appartamento in centro, dei lavori di ristrutturazione, un disegno sotto la carta da parati: macabro e profetico, dimenticato per trent’anni e riapparso all’improvviso. Tocca a Sandro Tanzi – ultimo testimone di una borghesia senza scrupoli – scoprire cosa sia successo in quella stanza, come mai quel disegno chiami in causa i suoi genitori e per quale motivo tutto questo sia collegato alla nuova inquilina del palazzo, la bellissima e misteriosa Angela Capone.
Partendo dall’omaggio a una delle interpreti più brave e sfortunate della musica moderna, Dolores O’Riordan dei Cranberries, il nuovo romanzo di Davide Grittani, La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia), rimette al centro della scena i fantasmi più duri a morire: i sensi di colpa.
Attraverso una narrazione visiva, quasi cinematografica, La bambina dagli occhi d’oliva racconta le quotidiane colpe degli innocenti e i delitti che commettono anche i giusti. Accanto alla storia di Sandro e Angela scorrono le voci e i volti di chi è stato condannato a sopravvivere, l’aristocrazia delle ombre e delle vergogne messe a tacere, gli anziani parcheggiati nelle case di cura e gli stranieri chiamati a prendersene cura, gli zombie che frequentano le sale giochi. Sullo sfondo, l’agonia della città più bella del mondo, metafora di un mondo che si accartoccia su se stesso.
Può interessarti anche
Grittani (Foggia, 1970) ha pubblicato i reportage C’era un Paese che invidiavano tutti (Transeuropa 2011, introduzioni di Ettore Mo e Dacia Maraini) e i romanzi Rondò (Transeuropa 1998, postfazione Giampaolo Rugarli), E invece io (Biblioteca del Vascello 2016, presentato al premio Strega 2017), La rampicante (LiberAria 2018, presentato al premio Strega 2019, vincitore dei premi Cattolica 2019, Zingarelli 2019, Nabokov 2019, Giovane Holden 2019). Dal 2006 al 2016 ha curato la mostra itinerante della letteratura italiana Written in Italy, esposta in 21 Paesi.