In Danimarca un quarto dei quindicenni “non è in grado di leggere e comprendere un testo semplice”. Il governo danese ha deciso di azzerare l’IVA sui libri “per porre un freno alla crisi della lettura” – I particolari

Dopo Repubblica Ceca e Irlanda, c’è un altro paese dell’UE (ci sarebbe, come fa notare Publishingperspectives.com, anche il Regno Unito, ma non fa parte dell’Unione) che ha deciso di eliminare completamente l’Iva sui libri, per favorire la diffusione della lettura, sia tra le nuove generazioni sia tra gli adulti: si tratta della Danimarca. La notizia, ovviamente, viene accolta con favore dalla Federazione degli Editori Europei (FEP).

Christine Bødtcher-Hansen, che dirige l’associazione degli editori danesi (Danske Forlag) ha annunciato la scelta del governo danese, che ha scelto di portare a zero l’IVA sui libri (era al 25%, dunque si tratta di un taglio molto significativo).

Il ministro della cultura danese Jakob Engel-Schmidt ha motivato così la decisione: “Vogliamo porre fine alla crisi della lettura, che purtroppo si è diffusa negli ultimi anni”.

Sì perché i dati (anche) in Danimarca sono allarmanti, stando all’Ocse. Basti pensare che, come scrive sempre Publishingperspectives.com, nel paese di Hans Christian Andersen e Søren Kierkegaard, un quarto dei quindicenni “non è in grado di leggere e comprendere un testo semplice”.

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