Torna l’appuntamento con il “Premio Inge Feltrinelli – Raccontare il mondo, difendere i diritti”, il riconoscimento internazionale “dedicato a valorizzare donne e nuove generazioni impegnate a dar voce a storie di diritti negati, discriminazione e resistenza”. Tra le categorie, “Libri di fiction e non fiction”, “Libri Kids” e “Inchieste e Reportage” – I particolari e le cinquine finaliste dell’edizione 2026
Sono state annunciate le cinquine finaliste della quarta edizione del Premio Inge Feltrinelli – Raccontare il mondo, difendere i diritti, il riconoscimento internazionale, nato nel solco dell’eredità di Inge Schönthal Feltrinelli, “dedicato a valorizzare donne e nuove generazioni impegnate a dar voce a storie di diritti negati, discriminazione e resistenza”.

Per la categoria Libri di fiction e non fiction la cinquina finalista è composta da:
- Tutti i nostri segreti, Fatma Aydemir (Fazi). Temi: famiglia, identità, diaspora;
- La Cecilia, Michela Panichi (Nottetempo). Temi: adolescenza, identità di genere;
- E ho smesso di chiamarti papà, Caroline Darian (De Agostini). Temi: violenza domestica, testimonianza;
- Nati fuori binario. Infanzie e adolescenze transgender nell’Italia di oggi, Sabrina Pignataro (Il Margine). Tema: infanzie transgender;
- Hanno ucciso habibi, Shrouq Aila (wetlands afterwords). Tema: guerra a Gaza, testimonianza.
Compongono invece la cinquina finalista per la categoria Libri Kids:
- Non sono una fata, Ji Hyeon Lee (Orecchio acerbo). Temi: lavoro minorile, immaginario;
- Un posto chiamato casa, Victoria Turnbull (Terre di mezzo editore). Temi: migrazioni, ricostruzione;
- Italiana con permesso, Tokoua Ben Mohamed, (Rizzoli). Temi: identità, integrazione, adolescenza;
- Al lago! Al lago!, Alterales (Hopi edizioni). Temi: ambiente urbano, scoperta;
- Jeanne, Paolina Baruchello, illustratrice Manuela Mapelli (Sinnos). Temi: avventura, storia delle donne.
La cinquina finalista della categoria Inchieste e Reportage include inchieste arrivate da una vasta area geografica che ha visto tra i temi affrontati la guerra a Gaza, la discriminazione etnica e il colonialismo, la giustizia di genere, i diritti delle comunità minacciate dall’estrattivismo minerario, la repressione delle comunità LGBTQ+:
- No rules di Hoda Osman, Farh Jallad, Annie Kelly (lingue: arabo e inglese, pubblicazione su Arij (Arab Investigative Journalists). Tema: guerra a Gaza;
- Greenland’s painful legacy of forced Inuit contraception di Linda Koponen e Juliette Pavy (lingue: tedesco e inglese, pubblicazione sul Neue Zurcher Zeitung). Temi: discriminazione e colonialismo medico;
- Why the Conflict in Congo Is an African Feminist Struggle di Feza Lugoma (lingua: inglese, pubblicazione su The Republic (Nigeria). Temi: giustizia di genere, economia, diritti;
- Morococha, el pueblo que resiste a morir por el cobre di Yoselin Alfaro Carhuamaca (lingua: spagnolo; pubblicazione su servindi.org). Temi: estrattivismo e diritti umani;
- Europe trans community reckons with decades of sterilizations requirements di Ella Joyner (lingua: inglese, pubblicazione sul New Lines Magazine). Tema: diritti LGBTQ+.
Nella categoria Podcast, rivolta alle idee progettuali delle scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta Italia, i progetti candidati hanno rispecchiato l’esigenza di portare alla luce territori e città. I progetti selezionati per la cinquina finalista sono:
- Cutro, tre anni dopo. Voci dal mare, voci di terra – Liceo Classico D. Borrelli, Crotone, Classe IIIA. Tema: immigrazione. Resp.: Maria Concetta Ammirati;
- Voci liberate. Storie di un’altra Palermo – IMS Regina Margherita, Palermo, Classe 2E LSU. Temi: Palermo, diritti. Resp.: Rosaria Cascio;
- I Nebrodi: il lavoro nei monti che abbracciano e scalciano controvoglia – Liceo Lucio Piccolo, Capo d’Orlando (ME), Classe 4A classico. Temi: lavoro, emigrazione, patriarcato. Resp.: Florinda Aragona;
- Chi abita la città? – ISIS Casanova, Napoli, Classe 5N. Tema: città e diritti urbani. Resp.: Daniela Caporale;
- Caivano 2090: passato & futuro – Liceo N. Braucci, Caivano (NA), Classe 5B. Tema: diritti e futuro. Resp.: Angela Saviano, Monica Uzzo.
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Come si legge nella nota, “la geografia delle autrici compone una mappa ampia, attraversata da lingue, storie e sensibilità diverse. Accanto alle molte italiane, sono giunti numerosi contributi da Francia, Nigeria, Ungheria, Kuwait, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Ruanda, Congo, Danimarca, Palestina, Iran, Spagna e Corea del Sud: una costellazione di provenienze capace di allargare lo sguardo e fornire nuove forme e strumenti di leggere il nostro tempo. Nel 60% dei casi, inoltre, le storie sono giunte da editori indipendenti medio-piccoli, a valorizzare voci e cataloghi spesso meno presenti nei grandi circuiti”.
A partire dal 15 gennaio e fino all’8 marzo, tutte le lettrici e tutti i lettori potranno esprimere sul sito Premio Inge Feltrinelli la propria preferenza, contribuendo ad assegnare le menzioni speciali dedicate alle opere di fiction e non fiction e narrativa per ragazzi che meglio raccontano potenti storie di riscatto ed emancipazione.
La cerimonia conclusiva della quarta edizione del Premio Inge Feltrinelli avrà luogo martedì 24 marzo 2026 nella sede della Fondazione G. Feltrinelli di Viale Pasubio 5.
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La Giuria Internazionale del Premio, chiamata a scegliere le vincitrici delle categorie è composta da: il Presidente Carlo Feltrinelli, l’Amministratrice Delegata di Gruppo Feltrinelli Alessandra Carra, la giornalista Lucia Annunziata, l’editrice Dominique Bourgois, la giornalista Simonetta Fiori, il Direttore di Anagrama Jorge Herralde, il giornalista Ezio Mauro, la scrittrice Wayétu Moore, il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury, lo scrittore Christoph Ransmayr, l’autrice Pinar Selek, l’editrice Susanne Schüssler, l’imprenditrice Francesca Silva e il Presidente del Pen International Burhan Sonmez.
Il Premio è promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Gruppo Feltrinelli, in collaborazione con i tre soci promotori BookCity, AIE e Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri. Il Premio per le Scuole è in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
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Inoltre, a questo link possibile consultare una parte dell’archivio fotografico di Inge Feltrinelli, fotoreporter, e acquistare online un pezzo di storia: una fotografia a scelta tra 20 ritratti realizzati da Inge Feltrinelli, “che compongono un racconto visivo fatto di incontri, intimità culturale e sguardi condivisi con alcune tra le figure più emblematiche del XX secolo”. Ogni immagine è proposta in riproduzione numerata e certificata. “La vendita delle fotografie contribuisce direttamente a sostenere il Premio Inge Feltrinelli, promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e dal Gruppo Feltrinelli, e dedicato alle donne e alle nuove generazioni”.
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Fotografia header: Inge Feltrinelli - foto di Leonardo Cendamo