Le prime dichiarazioni di Alberto Bonisoli, neo ministro dei Beni e le Attività culturali, sono destinate a far discutere…

Alberto Bonisoli, neo ministro dei Beni e le Attività culturali, vicino al Movimento 5 Stelle, parla per la prima volta dalla nomina. Come abbiamo raccontato, Bonisoli, classe ’61, di origini mantovane, ormai ex direttore di NABA (Nuova Accademia di Belle Arti), è esperto di Education Management e di design e sviluppo di progetti internazionali, ed è interessato all’arte e alla moda.

Nella sua prima conferenza stampa, come riporta l’Ansa, il ministro, che ha preso il posto di Dario Franceschini, chiarisce: “Sono per un approccio che tenga in considerazione quello che pensano gli operatori della cultura. Prendo decisioni, ma preferisco fare in modo che le scelte siano condivise, è così che una cosa poi funziona”. E aggiunge: “Credo si debba intervenire, per quanto riguarda la musica ma non solo, sugli approcci alla didattica. Su questo lavoreremo insieme con il ministero dell’Istruzione. Dobbiamo porci il problema di come incuriosire i ragazzi e non so se abbiamo gli strumenti giusti: non credo che dare dei soldi ai giovani per comprarsi dischi e libri serva più di tanto (il riferimento critico è alla 18app lanciata dal governo Renzi), credo invece che sarebbe meglio investire per migliorare la didattica, l’approccio alla cultura”. In realtà, 18app, numeri alla mano, si è rivelata finora un’iniziativa di successo, che ha spinto migliaia di studenti a comprare libri (e non solo) nelle librerie fisiche come pure in quelle online.

E se le dichiarazioni di Bonisoli su 18app sono destinate a far discutere, in questi giorni in rete non sono mancate le critiche – da parte degli appassionati di fumetti e non solo – al nuovo ministro dell’istruzione Marco Bussetti, secondo cui “invece di stare tutta l’estate seduti sulla sdraio a leggere i fumetti o a giocare col cellulare”, sarebbe meglio “essere stimolati da buone letture o attività che tengano acceso, vigile, attento, impegnato il cervello”. Non un’uscita felice, quella in cui si associano i fumetti e gli smartphone…

Tornando alla conferenza stampa di Bonisoli, il neo ministro conclude parlando di fondi per la cultura: “Sono ministro da 13 giorni. Ho detto in campagna elettorale che servono più fondi per la cultura e non ho cambiato idea. Ho ricevuto tante segnalazioni, più di mille…”.

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