21lettere è una nuova casa editrice che si affaccia sul panorama editoriale caratterizzandosi dall’ascolto, inteso sia come attenzioni verso voci internazionali e nuove forme letterarie sia come ritmo lento e attento nella pubblicazione

Nasce una nuova casa editrice: 21lettere, fondata da Alberto Bisi nel modenese, è un progetto editoriale che, nelle intenzioni, si basa sull’ascolto, elemento in contrasto alla contemporaneità sempre più urlata. “Tutto quello che c’è qui dentro è una combinazione di 21lettere più una manciata di segni di punteggiatura e 5 lettere straniere. Tanto basta. Il resto è dentro a una persona, e passa a un’altra persona”, si legge nel manifesto della casa editrice.

Ascolto, inteso sia come attenzione verso le voci del panorama internazionale e apertura a nuove forme letterarie, e ascolto inteso anche come il caratterizzarsi da un ritmo lento. 21lettere, infatti, si propone di pubblicare sei libri ogni anno, per dedicare la giusta attenzione alle immagini, alla componente grafica e al materiale.

“Tutti intenti a dire una parola, un’espressione, il proprio nome. Noi no, facciamo un passo indietro, ci annulliamo, nell’ascoltare. 21lettere, è tutto quello che rimane. E le storie”.

21lettere al momento conta due titoli tra le pubblicazioni: L’addio a Saint-Kilda scritto dallo storico e giornalista Eric Bullard, che ricostruisce la storia dell’arcipelago e di chi la abitò fino al 1930, e Space Opera firmato dall’autrice bestseller del New York Times Catherynne M. Valente, nuova voce del genere fantascientifico.

Al Salone del Libro di Torino 21lettere presenterà la terza pubblicazione: La spia che amava della più volte premiata autrice Clare Mulley.

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