Video da girare, montare e postare su YouTube, eventi davanti a orde di fan e ora anche libri che scalano le classifiche (e un marketing editoriale che si adegua di conseguenza). Parliamo degli YouTuber. Hanno trent’anni al massimo – ma spesso sono giovanissimi -, sono seguiti dagli adolescenti e, da qualche tempo, anche gli adulti si sono accorti di loro (tra l’altro, dietro di loro si è creata un’industria in espansione)… Ecco chi sono, come si dividono, quali temi affrontano, chi ricordano e perché l’editoria – e non solo – guarda a questo universo con crescente attenzione – L’approfondimento

Giovani, carini e super impegnati, senza un attimo di tregua. Video da girare, montare e postare su YouTube, eventi davanti a orde di fan e ora anche libri che scalano le classifiche. Parliamo degli YouTuber. Hanno trent’anni al massimo, ma la maggior parte di loro non raggiunge i venticinque. Sono seguitissimi dagli adolescenti, ma da qualche tempo anche i più grandi si sono accorti di loro (mondo dell’editoria libraria compreso).

Ma andiamo con ordine. Tra gli YouTuber bisogna distinguere almeno due categorie: i “grandi” come Clio Zammatteo, meglio conosciuta come Clio Make Up, Guglielmo Scilla, aka WillwooshFrank Matano… Hanno circa trent’anni e hanno sfruttato la rete per sbarcare in tv, scrivere libri autobiografici (Zammatteo per Rizzoli, Scilla per Feltrinelli e Kowalski…), addirittura fare film e creare personaggi conosciuti anche da chi è negli “anta”.

Clio make up
Clio Make Up

E poi ci sono “i giovani” (o, più spesso, giovanissimi), nati negli anni Novanta e cresciuti con Internet. Non hanno bisogno di crearsi un personaggio, davanti alla webcam raccontano con candore la quotidianità. Dalla scuola agli idoli, fino alle serie tv e ai videogiochi. E in poco tempo sono diventati celebrità tra i coetanei. Migliaia di follower li seguono su YouTube e i sui social, commentando e condividendo i loro video.

La “normalità” di queste star adolescenti le fa apprezzare ai coetanei. Diventano amici belli, ma non troppo. Alla mano, ma anche privilegiati, perché grazie al successo vengono notati dai brand che li coinvolgono in campagne di marketing mirate.

“Piacciono perché il pubblico si rivede in loro. Questione di carisma. Rinunciano a immagini posate, scegliendo un approccio più onesto. Normalizzandosi si guadagnano clic”, ha spiegato al Corriere della Sera Luca Casadei, fondatore di Web Stars Channel, la factory che supporta il lavoro di questi ragazzi e gestisce i contatti con il mondo al di fuori di YouTube.

I giovani YouTuber, come anticipato, hanno attratto anche le case editrici – nonostante l’investimento necessario per pubblicare e promuovere questi “autori” sia spesso notevole -, a partire dagli Usa, dove i personaggi di spicco tra i teenager hanno quasi tutti pubblicato almeno un libro entrato in classifica. Il caso più famoso è quello di PewDiePie, YouTuber svedese che con This Book Loves You è balzato in vetta alle classifiche del New York Times.

Tale il successo, quelle delle star di YouTube, che nel 2014 Simon & Schuster ha creato un marchio tutto dedicato a loro: Keywords Press.

Anche in Italia, finora soprattutto il gruppo Mondadori, con Electa e con il marchio principale, si è interessata al fenomeno che, come è normale che sia, fa storcere il naso e preoccupa molti, pubblicando diversi libri firmati da YouTuber. Come il recente successo editoriale Succede, scritto della diciottenne Sofia Viscardi, che aveva già fatto parlare di sé dopo aver video-intervistato Roberto Saviano. O Il mio libro sbagliato di Greta Menchi, seguita da 800mila follower solo su YouTube.

In tempi ancora poco sospetti, all’inizio del 2015, CutiePieMarzia, nickname dietro a cui si nasconde Marzia Bisognin, ventitreenne veneta che vive a Brighton, ha pubblicato un romanzo con Newton Compton, La casa dei sogni. Bisognin è una delle stelle più influenti e, con oltre 6 milioni di iscritti al suo canale YouTube, è la più seguita in Italia. Ed è fidanzata con Felix Kjellberg, il PewDiePie di cui si è parlato prima e che, secondo il sito del Wall Street Journal, ogni anno guadagna 4 milioni di dollari grazie al suo canale seguito da 27 milioni di persone.

Non sono solo le ragazze ad affollare la rete: anche in Italia sono molti i personaggi maschili che si dedicano ai video. Da Favij (quasi 3 milioni di iscritti) che ha scritto Sotto le cuffie, ad Alberico de Giglio, fino a Benji & Fede e Leonardo Decarli. Senza dimenticare Antony Di Francesco o ilvostrocaroDexter.

Ma di cosa parlano gli YouTuber, sia in rete che nei libri? I ragazzi, in particolare, di videogiochi. Almeno era così all’inizio del fenomeno, quando si pubblicavano video mentre si giocava a videogiochi tra cui Mine Craft, i gameplay. Sorta di “guide” per superare, divertendosi, i punti più difficili. Ha iniziato come gamer la super star PewDiePie, e grazie ai suoi video ha conosciuto la fidanzata, che era già sua grande fan. Ma anche Favij, che non a caso nel 2015 ha recitato nel film Game Therapy nei panni di un appassionato di videogame con i colleghi Federico Clapis, Zoda e Decarli.

I consigli, in ogni campo, dai trucchi alle ricette per i biscotti, passando per l’abbigliamento e le questioni d’amore, sono il cavallo di battaglia delle ragazze. L’autobiografia, però, è sempre alla base dei loro racconti. Sia di ragazzi che di ragazze.

Ma anche video demenziali, che ricordano a chi è un po’ più grande, le candid camera, come quelli dei Crookids. Ed “esperimenti sociali” come quelli in cui i TheShow fanno riflettere il milione e trecentomila iscritti al loro canale: dai video in cui visitano Milano in sedia a rotelle, per far parlare di barriere architettoniche, a quelli della notte passata coi senzatetto.

Come ha fatto notare Stefano Peccatori, direttore generale di Mondadori Electa, durante il recente Salone del Libro di Torino, nei loro video c’è spazio anche per temi d’impatto come il bullismo, di cui il giovane Alberico de Giglio (è nato nel 1998) è stato vittima per anni tra i banchi di scuola. O l’omofobia, spesso affrontata nei video de  iPantellas, al secolo Daniel Marangiolo e Jacopo Malnati, seguiti da quasi un milione di iscritti su  YouTube.

Idolatrati dagli adolescenti e spesso criticati dai grandi perché “frivoli, viziati e privilegiati”, gli YouTuber sono i nuovi teen idol. Ruolo che fino a poco tempo fa era esclusiva di cantanti o attori.

E come ogni teen idol che si rispetti (pensiamo a Justin Bieber e Miley Cyrus e a quanto sono stati colpiti dagli hater) anche gli YouTuber hanno un manipolo di “critici” che si esprimono, spesso senza mezzi termini, nei commenti ai video e ai post sui social. Come è successo a Sofia Viscardi quando ha annunciato la pubblicazione del suo romanzo e su Facebook sono nate le polemiche sulla sua effettiva necessità di scrivere un libro, quando della sua vita “si sapeva già tutto” per via dei video.

Ma cosa ne sarà di questi libri? Volumi che spesso, più che a una trama, sono legati al nome del personaggio, che fa da filo conduttore in una miscellanea di citazioni, foto, frasi a effetto e qualche aneddoto.

E dietro ai quali è stato creato un marketing ad hoc, che ricorda più la promozione di dischi che quella dei libri. Gli YouTuber, infatti, promuovono i loro titoli in tour a tappe, a volte aperte solo a chi ha già acquistato il volume. Più spesso, invece, il libro serve da lascia passare per incontrare di persona il proprio idolo, ricevere un autografo e scattarsi il selfie di rito.

Peccatori, interpellato dal Corriere della Sera, afferma che  “questi libri diventeranno quello che in passato erano i romanzi per adolescenti. Solo che adesso i personaggi coincidono con gli autori”.

I canali su YouTube sembrano essere diventati quello che fino a pochi anni fa rappresentava la “prima” Mtv, coi video, ma anche i programmi del pomeriggio, i veejay e le news in chiave pop. Contenuti mirati a un target ben definito e complicato da raggiungere e conquistare, gli adolescenti, di cui si trattano le passioni, ma anche le paure. Con il bonus della brevità dei video e la possibilità di vederli ovunque e quando si vuole. Senza dimenticare la possibilità di condivisione immediata garantita dai meccanismi social.

 

Fotografia header: youtuber: Sofia Viscardi e CutiePieMarzia

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