Torna la rubrica di Cristina Prasso, che applica la teoria dei 6 gradi di separazione al mondo della letteratura e del cinema. Con risultati sorprendenti…

Conoscete la teoria secondo cui ogni persona nel mondo è collegata a un’altra da sei gradi di separazione? Ecco, noi ci siamo divertiti a collegare due famosi registi attraverso sei… libri di separazione. Ma la nostra è soltanto una delle molte connessioni possibili. Perché non giocate a trovarne altre da condividere con i vostri amici e con gli altri lettori del Libraio?

 

Ed ecco 6 libri che “separano” Vittorio De Sica e David Fincher…

 

-Il film d’esordio di Vittorio De Sica, allora sedicenne, è Il processo Clémenceau di Alfredo De Antoni (1917), tratto da L’affare Clémenceau (1866), un romanzo di Alexandre Dumas figlio.

-Il romanzo più celebre di Alexandre Dumas figlio è La signora delle camelie (1848), la cui protagonista, Margherita Gautier, è modellata su una donna realmente vissuta, Marie Duplessis, morta a soli ventitré anni e sepolta a Parigi, nel cimitero di Montmartre, non molto lontana dallo stesso Dumas.

-Tra i numerosi artisti che si trovano nel cimitero di Montmartre, ci sono anche i fratelli Edmond e Jules de Goncourt, autori tra l’altro dello straordinario Journal, monumentale raccolta di episodi, aneddoti e vicissitudini della vita letteraria parigina, scritto da entrambi dal 1851 al 1870 e poi, dopo la morte del fratello, soltanto da Edmond fino al 1896.

-Istituito nel 1896 per rispettare la volontà testamentaria di Edmond, il premio Goncourt viene ufficialmente assegnato per la prima volta nel 1903. Ma dovranno passare più di quarant’anni prima che sia attribuito a una donna: Elsa Triolet lo vince infatti nel 1944 con Le premier accroc coûte 200 francs e, a causa della guerra, il premio le sarà consegnato solo nel 1945.

-Nel 1945 viene pubblicato il primo romanzo di Astrid Lindgren che ha come protagonista Pippi Långstrump, cioè Pippi Calzelunghe (in Italia uscirà nel 1958).

-Grande ammiratore di Astrid Lindgren, lo scrittore svedese Stieg Larsson non solo si è ispirato a Pippi Calzelunghe per creare Lisbeth Salander, la protagonista della sua trilogia Millennuim, ma ha attribuito anche al protagonista maschile, il giornalista investigativo Mikael Blomkvist, il soprannome «Kalle» Blomkvist, come il tredicenne che sogna di diventare detective e di cui la Lindgren ha raccontato le avventure in tre romanzi. Dal primo volume della trilogia di Larsson, David Fincher ha tratto il film Uomini che odiano le donne (2011).

 

* L’autrice è direttore editoriale della Nord

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