E’ raro che nel mondo dell’editoria si lascino volontariamente incarichi prestigiosi (soprattutto di questi tempi): Giovanni Francesio, già direttore editoriale di Piemme e Sperling & Kupfer, racconta a ilLibraio.it la sua decisione. Ora, da consulente esterno, si occupa del rilancio dello storico marchio Frassinelli (sempre gruppo Mondadori): “Era diventato sempre più difficile conciliare le esigenze personali e i crescenti impegni professionali…”

“Era diventato sempre più difficile conciliare le esigenze personali e i crescenti impegni professionali. E’ stata una scelta molto sofferta, soprattutto perché mi spiaceva allentare i tanti rapporti costruiti in questi anni, ma c’era davvero il rischio di non essere più all’altezza delle esigenze dell’azienda, ed era un rischio che non volevo correre”. Giovanni Francesio da qualche settimana non è più il direttore editoriale di Sperling & Kupfer e Piemme (gruppo Mondadori).

E’ raro, soprattutto di questi tempi, che nel mondo dell’editoria libraria si decida volontariamente di lasciare incarichi importanti. Francesio, che inizialmente si occupava solo di Piemme, e che ha poi assunto anche la responsabilità di Sperling, ha invece preferito fare una scelta diversa, legata anche al rilancio dello storico marchio Frassinelli, a 83 anni dalla fondazione (come abbiamo raccontato qui). E ne parla con ilLibraio.it: “Ho spiegato all’azienda la mia decisione, e devo ringraziare il gruppo Mondadori per avermi proposto di continuare il rapporto con un incarico molto più adatto a me, in questo momento. Da consulente esterno, ora sono ‘solo’ il responsabile editoriale di Frassinelli, e da un certo punto di vista posso dire di aver impiegato vent’anni fa a fare il lavoro che volevo fare quando mi sono laureato”.

“Ci siamo dati tre anni di tempo per capire se saremo in grado di rilanciare davvero il marchio. Per me è un’avventura professionale molto interessante e stimolante, nonostante sia un po’ in controtendenza rispetto all’andamento attuale del mercato editoriale in Italia. Stiamo cercando di costruire un programma editoriale all’altezza con la tradizione di Frassinelli, sia attraverso nuovi autori, italiani e stranieri, sia valorizzando anche alcuni autori “storici” di Frassinelli, come Toni Morrison (il nuovo libro, Prima i bambini, uscirà a ottobre; ndr); allo stesso tempo – prosegue Francesio – stiamo anche cercando di esplorare strade inusuali sul fronte del publishing: in particolare puntiamo su una grafica di copertina originale e colorata (chi l’ha detto che la letteratura deve essere in bianco e nero?), e anche sulla ricchezza e sulla qualità dell’oggetto fisico: cerchiamo di fare dei libri che anche esternamente trasmettano un senso di ricerca, approfondimento, unicità”.

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