Un libro unico nel suo genere, dedicato agli interscambi tra arte musicale e arte culinaria. Che, ad esempio, risponde a domande come: “chi addentò per primo un topo (anche volante), Ozzy Osbourne o Fabrizio De André?”

Chi addentò per primo un topo (anche volante), Ozzy Osbourne o Fabrizio De André? E perché Justin Bieber dovrebbe evitare le empanadas messicane? Com’era a tavola Lucio Battisti e cosa c’entrano Julio Iglesias e Aristotele con il più grande cuoco di Francia? Queste, e tante altre, le domande che non avrebbero risposta se non nel mondo della Gast(rock)nomia (volume in libreria per Arcana), termine coniato da John N. Martin per poter narrare in lingua rock secoli di interscambi tra arte musicale e arte culinaria.

Dieci capitoli suddivisi per sensazioni, sentimenti e passioni, in cui si trovano: una breve storia della gast(rock)nomia, dai simposi greci ai cuochi superstar; le storie di coloro che hanno dedicato la propria vita tanto alla musica quanto alla cucina (Veronelli, Marchesi, Rossini e molti altri); i luoghi in cui cibi e note ci hanno cambiato la vita; le spezie musicali; curiose analogie a colpi di forchetta tra Beatles e Rolling Stones; una divertente sezione dedicata ai “disguidi” (perché non sempre tra Mr Cibo e Lady Cucina tutto è filato liscio), e a completare l’opera, interviste e ricette ad hoc.

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