Secondo l’Istat, nel corso del 2016 solo il 40,5% degli italiani ha letto almeno un libro, con significative differenze tra Nord e Sud – Gli ultimi dati sui consumi culturali

Tornano come ogni anno le statistiche dell‘Istat che, come informa l’Ansa, nell’annuario statistico relativo al 2016 registra un buon risultato per i musei e i siti archeologici (anche grazie agli effetti positivi delle campagne del Ministero dei Beni e le Attività Culturali guidato da Dario Franceschini), come pure per la spesa per il cinema, il teatro e i concerti, a eccezione della musica classica.

In generale, la cultura trova sempre più spazio nelle vite degli italiani.

Ma non mancano i dati negativi, a partire da quelli relativi alla lettura: la quota di lettori riprende a diminuire, anche se più per i quotidiani (-3,2 %) che per i libri cartacei o digitali (-1,5 punti %: solo il 40,5% degli italiani ha letto almeno un libro nell’ultimo anno, con significative differenze tra Nord e Sud).


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A proposito di dati negativi, nell’anno che si sta per concludere secondo l’Istat il 18,6% degli italiani non ha svolto nessuna attività culturale, il 67% non è mai entrato in un museo, il 73,2% non ha visitato un sito archeologico, quasi l’80% non è mai andato a teatro e il 54,7% che non ha letto nemmeno un quotidiano
nell’arco di una settimana.

Entrando nello specifico, un buon risultato è quello fatto registrare dal cinema: il 52,2% degli italiani con più di 6 anni sono stati almeno una volta al cinema nell’ultimo anno; allo stesso tempo, però, guardare la tv è in assoluto l’attività ricreativa che coinvolge di più gli italiani (l’86,7% degli italiani la guarda tutti i giorni).

Infine, secondo l’Istat sempre più italiani usano il computer e accedono a internet (+2,9% rispetto al 2015).

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