Esordio letterario della giornalista britannica Libby Page, “Il Lido” riflette sull’importanza delle comunità nel contesto sociale: appartenenza e solidarietà sono le linee guida di un romanzo che mette in scena due brillanti figure femminili, protagoniste di una toccante amicizia…

Romanzo d’esordio della giornalista britannica Libby Page, Il Lido (La Nave di Teseo, traduzione di Vincenzo Vega) narra una storia estremamente contemporanea, che ha per protagoniste due donne apparentemente diversissime, che si ritrovano a lottare per una stessa causa: la salvaguardia della piscina locale.

Libby Pge Il Lido La Nave di Teseo copertina

Ottantasei anni e una vita passata a Brixton, Rosemary è vedova. Soffre la mancanza del marito e i cambiamenti nel suo quartiere, dal negozio a conduzione familiare convertito in locale notturno, alla chiusura della libreria dove lavorava; nuota ogni giorno in piscina, al Lido, dove tanti anni prima aveva conosciuto il marito e dove, ancora oggi, l’acqua la fa ringiovanire. Giovane e ansiosa, a soli ventisei anni Kate ha un passato da promettente scrittrice e un presente da reporter insoddisfatta. Si è appena trasferita a Brixton, soffre di solitudine, ansia e attacchi di panico, che cerca di affrontare grazie alle nuotate nella piscina locale, il Lido. Si è appena trasferita a Brixton e si sente incredibilmente sola.

L’unico aspetto che accomuna le due donne è la piscina che frequentano, quel Lido che dà il titolo al libro e rappresenta per entrambe un luogo di pace: Kate, in quanto giornalista, viene incaricata di seguire la notizia della chiusura del Lido, a opera di uno speculatore immobiliare. Questo compito la avvicina a un affascinante fotografo, ma non solo: sarà il catalizzatore dell’amicizia tra Kate e Rosemary che, nel voler salvare la piscina, finiranno col salvarsi a vicenda. Costellata da da una serie di personaggi secondari, la loro è una storia di solidarietà e appartenenza, e del loro ruolo nelle vite di ciascuno di noi.

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