“La fascinazione per l’Italia non manca, ma troppo spesso non si conosce davvero il paese”, racconta Nicola Orichuia, che ha fondato, con il socio Jim Pinzino, I AM Books, una libreria che promuove la letteratura e la cultura italiana a Boston, e in cui si parla la nostra lingua… – L’intervista de ilLibraio.it

“Tutto è nato dal desiderio di creare uno spazio culturale e di vendita di libri difficili da reperire a Boston e perfino online, come ad esempio la narrativa per bambini in italiano”, racconta a ilLibraio.it Nicola Orichuia, romano, residente negli Stati Uniti dal 2008. Nel 2012 ha fondato una rivista in italiano, Bostoniano, che lo ha portato a conoscere la comunità italoamericana della metropoli del Massachusetts.

I AM Books

Dall’ottobre 2015 Nicola è proprietario, con il socio Jim Pinzino, italoamericano, della libreria I AM Books nel North End di Boston, un quartiere che è “una sorta di Little Italy”.

I AM Books

La libreria è una “finestra sull’Italia” in cui trovare sia libri in lingua, “circa un quarto del catalogo”, sia opere in inglese ambientate in Italia, come “i romanzi di Donna Leon, polizieschi ambientati a Venezia”, non ancora tradotti in italiano, o i titoli di “Frances Mayes, autrice conosciuta in Italia solo per Sotto il sole della Toscana, ma amata negli Usa”. Oltre a un gran numero di opere di saggistica, anche “molto specifiche”, e di libri di viaggio, per “ampliare la conoscenza dell’Italia e della sua cultura”. E perfino giochi e gadget made in Italy. Senza dimenticare le riviste, tutte in italiano, che trovano spazio in libreria.

I AM Books

Alla “narrativa italiana in traduzione” è dedicato molto spazio tra gli scaffali: bestseller, come “la quadrilogia di Elena Ferrante e i gialli di Camilleri”, classici moderni, tra cui “Italo Calvino e Primo Levi”, e “autori contemporanei”. Infatti, “editori tra cui  Europa Editions stanno proponendo in traduzione molte opere di voci di questi anni, come Lagioia, Starnone, De Giovanni…”.

La Ferrante fever, che sembra non scemare – tanto più che l’arrivo ormai imminente della serie di HBO tratta dai suoi romanzi ha ravvivato l’interesse per la scrittrice misteriosa – ha anche il merito di aver fatto rivalutare i romanzi in traduzione: “Negli ultimi due anni, infatti, qui negli Usa sembra che il mercato si stia aprendo anche a opere di stranieri”. Tanto che “uno dei titoli più venduti in libreria è In altre parole di Jhumpa Lahiri, che nell’edizione americana ha il testo italiano a fronte”.

I AM books è sia una libreria di fiducia per molti lettori di Boston e della sua area metropolitana, ma anche un luogo frequentato dai turisti che popolano il quartiere, in particolare durante i mesi estivi.

Ad accomunare le scelte dei librai “un’impronta italiana” che si riflette sull’atmosfera che si respira: lo staff comunica in italiano e le proposte spaziano per rappresentare nel modo più ampio possibile l’Italia e la sua cultura, spesso non molto conosciuta, nonostante il fascino che esercita.

E Nicola non nega di aver pensato all’idea di “un festival di letteratura e cultura italiana” a Boston, “una città piena di universitari e immigrati italiani”, visto anche il recente successo del FILL a Londra.

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