A Milano c’è una libreria specializzata in libri illustrati unica nel suo genere. Per conoscere meglio Spazio B**K e le due libraie dietro al progetto, Chiara Bottani e Diletta Colombo, siamo stati nel quartiere più “gentrificato” della città: “Il nostro è un negozio che va visitato con calma. La disposizione dei libri non è facile da capire a prima vista, ma se si dedica un po’ di tempo a ogni settore se ne capisce il senso…” – La storia

A Milano, nel quartiere Isola, a due passi da Porta Garibaldi, da quasi tre anni e mezzo c’è una libreria specializzata in libri illustrati. Non solo per bambini, sia ben chiaro. Per conoscere meglio Spazio B**K e le due libraie dietro al progetto, Chiara Bottani e Diletta Colombo, siamo stati nel quartiere più “gentrificato” di Milano, che da zona popolare si è trasformato in fulcro hipster della città.

Abbiamo parlato con Chiara, che per anni è stata bibliotecaria e per un breve periodo anche libraia per una nota catena. “Il progetto è nato subito dopo aver conosciuto Diletta, lei ha lavorato per dieci anni in libreria”, ci ha spiegato Chiara, che ha una grande passione per il fai da te e la manualità, oltre che per i libri.

Spazio B**K

Proprio questa passione ha fatto conoscere le due libraie: Chiara teneva un corso di cucito a cui Diletta si è iscritta. E così le due donne hanno iniziato a progettare una libreria che avesse tutto quello che loro, anche come clienti, cercavano.

Ben presto si sono accorte che non esisteva un luogo dedicato al fumetto, all’illustrazione e alla grafica, oltre che alla manualistica legata al fare e al creare, pensato per un pubblico adulto. Molto spesso, infatti, in libreria c’è spazio per gli illustrati e per i libri dei “lavoretti” solo nel settore bambini.

Così le due libraie hanno trovato la loro “nicchia” di clienti, “un pubblico abbastanza eterogeneo, ma concatenato: si va dai genitori fino ai professionisti che si occupano di istruzione, passando per gli appassionati di grafica”, ci ha raccontato Chiara.

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Una clientela che è sia legata al quartiere, sia al resto della città, ma che proviene anche da tutta Italia: non mancano gli avventori che conoscono la libreria tramite i social, appassionati di illustrazione e grafica, che di passaggio in città si fermano ad acquistare qualche titolo.

Perché, ci spiega Chiara, è altissima la percentuale dei clienti della libreria che, entrata in negozio, fa almeno un acquisto.

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“La nostra è una libreria che va visitata con calma”, aggiunge Chiara. “La disposizione dei libri non è facile da capire a prima vista, ma se si dedica un po’ di tempo a ogni settore se ne capisce il senso”. I libri, infatti, sono divisi per tematica: tutto ciò che si occupa di giardino e giardinaggio, dai romanzi ai manuali è riunito. E così per la cucina.

libri illustrati

I libri in negozio, inoltre, sono stati scelti personalmente dalle due libraie, che per conoscere tutte le novità frequentano fiere ed eventi. Recentemente, ad esempio, sono state a Londra in occasione dell’ELCAF, fiera di fumetti, in particolare autoprodotti.

“Mentre eravamo a Londra abbiamo visitato anche delle librerie e ci siamo accorte che molto spesso, oltre ai libri, vendono davvero di tutto. Qui, invece, l’ibrido non funziona molto”, ha spiegato Chiara in relazione alle differenze tra librerie che ha riscontrato durante il viaggio. “Noi abbiamo provato a vendere oggetti d’artigianato, ma poi abbiamo smesso”, ha aggiunto. “Bisogna anche dire che spesso, chi viene da noi, acquista dei regali. Probabilmente perché i libri illustrati spesso vengono visti come oggetti da consultare“.

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Tuttavia, l’interesse per l’artigianato e il fai da te delle libraie non è diminuito: ogni anno, infatti, organizzano corsi legati agli argomenti trattati nei libri proposti in catalogo.

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Vista la grande conoscenza di Chiara in materia di libri illustrati, ci siamo fatti consigliare qualche titolo, ecco la sua “lista”: “Di sicuro consiglierei Come Prima di  Alfred, è la storia di due fratelli e un viaggio in auto, tra la Francia e l’Italia del 1958 per riportare in patria le ceneri del padre. Poi visto che siamo a Milano, Primavere e Autunni di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte che racconta le origini della comunità cinese qui in città. Poi citerei Il Nao di Brown di Glyn Dillon e le opere di Rutu Modan, come anche quelle di Marjane Satrapi. E di Joe Sacco, oltre che di Tuono Pettinato“.

Nota: la foto in evidenza è di Gaia Giani


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