Zerocalcare è lo pseudonimo utilizzato dall’artista romano Michele Rech, uno dei fumettisti contemporanei di maggior successo in Italia. Classe ’83, non solo è vicino alla pubblicazione del suo 13esimo albo (senza considerare le riedizioni e le edizioni speciali), ma negli anni ha saputo inoltre declinare le sue vignette su mezzi molto diversi tra di loro, come per esempio riviste e giornali (sia cartacei sia online), audiolibri, corti animati, murales, film e serie tv. Si tratta di un periodo particolarmente importante per la carriera del fumettista, che torna alle stampe con il reportage giornalistico “No sleep till Shengal” dopo il successo ottenuto con la serie tv Netflix “Strappare lungo i bordi” – Ecco una retrospettiva sui lavori più importanti pubblicati da Zerocalcare

Zerocalcare è lo pseudonimo utilizzato dall’artista Michele Rech, uno dei fumettisti contemporanei di maggior successo in Italia. Zerocalcare, classe 1983, nato ad Arezzo, cresciuto in Francia e poi a Roma, città nella quale vive e alla quale è molto legato anche a livello artistico, non solo è vicino alla sua 13esima pubblicazione (senza considerare le riedizioni ed edizioni speciali), ma negli anni ha saputo declinare le sue vignette su mezzi molto diversi tra di loro, come per esempio riviste e giornali (sia cartacei che online), audiolibri, corti animati, murales, film e serie tv.

Nelle sue opere Zerocalcare affronta con uno stile ironico e al contempo profondo tematiche lontane, apparentemente difficili da conciliare. Da una parte le sue storie si soffermano su temi personali, come la crescita e la maturità, dall’altra c’è sempre un’attenzione particolare a questioni collettive o politiche, come per esempio il reportage delle battaglie di Kobane o l’attenzione a problemi sociali della sua generazione. Inoltre non mancano mai una pungente autoironia e riferimenti alla cultura popolare, caratteristiche che hanno contribuito a fare di Zerocalcare un artista trasversale, apprezzato da persone con età e interessi differenti.

I lavori del fumettista prendono quasi sempre spunto da esperienze di vita vissuta, che vengono rimodulate e intrecciate con una buona dose di invenzione. Alcuni personaggi sono una costante delle sue opere, come per esempio la Madre del protagonista, che ha l’aspetto di Lady Cocca del cartone di Robin Hood, gli amici Secco e Cinghiale, e la sua coscienza e compagna di vita, il famigerato Armadillo. Autobiografismo ed elementi fantastici si mescolano, creando filoni narrativi verosimili in cui il distacco della realtà è abbastanza marcato da allontanare gli eventi da quelli della vita dell’autore, ma non così tanto da rendere difficile al lettore immedesimarsi nei suoi stati d’animo.

Si tratta di un periodo importante nella carriera del fumettista, che a ottobre 2022 torna alle stampe con un nuovo reportage giornalistico, No sleep till Shengal, dopo il grande successo di Strappare lungo i bordi, la serie tv Netflix rimasta a lungo tra le più viste in Italia dopo la sua uscita (che ha saputo far parlare di sé anche sulla stampa estera). In occasione di questa uscita, ecco una retrospettiva sui lavori più importanti pubblicati da Zerocalcare fino a oggi:

La profezia dell’armadillo

la profezia dell'armadillo

In La profezia dell’armadillo (2012) Zerocalcare viene a conoscenza della morte di Camille, amore mai dichiarato del periodo adolescenziale. Agli spezzoni che raccontano la vita di un ragazzo che si trova alla soglia dei 30 anni, Zerocalcare alterna ricordi di Camille e della loro adolescenza. Il tema principale è il passaggio della crescita che conduce alla maturità. Questo volume ha superato la diciottesima ristampa e le centomila copie vendute, e nel 2020 è stato ripubblicato in una Artist Edition, con un nuovo formato e delle tavole inedite.

Un polpo alla gola

zerocalcare un polpo alla gola

Un polpo alla gola (2012) è il secondo graphic novel di Zerocalcare e tratta una storia che si svolge in tre macro capitoli, tre spezzoni che rappresentano tre stagioni della crescita: l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta. In questo volume diventa ancora più evidente la capacità di Zerocalcare di rendere piccoli eventi legati alla sfera personale dei simboli rappresentativi di ansie e preoccupazioni universali. Un altro elemento che ricorre è quello dei personaggi della cultura popolare (in questo caso Dart Vader, He-Man, Kurt Cobain, Joe Strummer, i tre porcellini…), che vanno a rappresentare punti di riferimento per il protagonista nei diversi periodi della sua crescita.

Ogni maledetto lunedì su due

ogni maledetto lunedì su due zerocalcare

Ogni maledetto lunedì su due (2013) è un albo che raccoglie molte delle vignette pubblicate da Zerocalcare sul suo blog nel precedente anno e mezzo, comprese alcune delle sue storie più celebri del web, come per esempio I vecchi che usano il pc. A queste si aggiunge il racconto A.F.A.B., che ruota attorno al tema del G8 di Genova, e una storia inedita di cinquanta pagine. Nel voler cercare una tema ricorrente delle vignette raccolte si può notare il fil rouge del passaggio all’età adulta, e della difficoltà nel trovarsi ad affrontare le nuove responsabilità che questa porta con sé.

Dodici

zerocalcare copertina della graphic novel dodici

Dodici (2013) è uno dei graphic novel di Zerocalcare in cui Rebibbia, il quartiere dove vive l’autore e che fa spesso da sfondo alle sue storie, rappresenta un elemento fondamentale del racconto. Ci troviamo inoltre in una storia che sfocia ancora più delle precedenti in contesti di fantasia: Roma, e in particolare Rebibbia, è stata invasa dagli zombie, e Zerocalcare è in coma. Spetta al suo amico Secco, a Katja e a Cinghiale trovare un modo per risolvere la situazione. La linea narrativa si svolge proprio nell’arco di dodici ore e, come si può intuire dalla grafica del titolo, è un riferimento alla serie televisiva 24.

Dimentica il mio nome

dimentica il mio nome di zerocalcare

Dimentica il mio nome (2014) è il graphic novel che secondo molti segna definitivamente la maturità artistica di Zerocalcare. In seguito alla morte della nonna, il protagonista si mette alla ricerca delle proprie radici, uno spunto che gli permette di raccontare la storia di tre generazioni: la sua, quella di sua madre e quella della nonna stessa. Si tratta di una storia più lineare e unitaria delle precedenti, per questo molto apprezzata anche in contesti più strettamente letterari: Dimentica il mio nome è arrivato secondo al Premio Strega Giovani del 2015 e ha vinto il premio libro dell’anno 2014 della trasmissione Fahrenheit di Radio3.

Il Murale a Rebibbia

copia del murale di rebibbia

Una copia del murale esposta alla mostra sulle opere di Zerocalcare “Scavare fossati – Nutrire coccodrilli”, esposta al MAXXI

Nel 2014, tra il 2 e il 3 dicembre, in collaborazione con ATAC e con la fiera Più libri più liberi, Zerocalcare ha realizzato un murale all’uscita della stazione della metropolitana di Rebibbia. Il murale rappresenta un grosso mammut, un animale che ricorre spesso nei fumetti di Zerocalcare quando si vuole riferire al quartiere. Il mammut è accompagnato dalla scritta “Welcome to Rebibbia. Fettuccia di paradiso stretta tra la Tiburtina e la Nomentana, terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi”, E poi, più sotto, racchiusa in uno striscione stilizzato “Qui ci manca tutto, non ci serve niente”.

Kobane Calling

reportage Kobane Calling

Nel 2015 Zerocalcare ha pubblicato sul settimanale Internazionale un reportage a fumetti del viaggio che l’ha portato a pochi chilometri da Kobane, al confine tra Siria e Turchia. Nelle tavole l’autore racconta cosa l’ha portato dal popolo curdo del Rojava, e testimonia i combattimenti e le contraddizioni della politica internazionale a cui sono sottoposti gli abitanti della zona. Una versione più estesa e ricca, comprendente un secondo reportage pubblicato sul settimanale e quasi duecento pagine inedite, viene poi pubblicata l’anno seguente da BAO Publishing sotto forma di graphic novel, con il nome di Kobane Calling.

L’elenco telefonico degli accolli

l'elenco telefonico degli accolli di zerocalcare

L’elenco telefonico degli accolli (2015) è la seconda raccolta (con l’aggiunta di 45 pagine inedite) di storie pubblicate sul blog di Zerocalcare. In questo caso il tema di fondo che unisce le tavole non riguarda più argomenti trattati in precedenza, come il passaggio dalla giovinezza alla maturità, ma piuttosto riflessioni sulle responsabilità e sulle aspettative che si teme di disattendere una volta raggiunto un certo grado di successo. Non manca comunque l’(auto)ironia che contraddistingue tutti i lavori di Zerocalcare, caratteristica che ha contribuito al successo di alcune delle storie già celebri sul web come Quando muore uno famoso e Perché ti riduci sempre all’ultimo minuto?.

La profezia dell’armadillo – il film

Nel 2018 esce nei cinema La profezia dell’Armadillo, l’adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto di Zerocalcare, diretto dal regista Emanuele Scaringi. Il film viene presentato nella sezione “Orizzonti” alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia. Lo stesso Zerocalcare si è occupato della sceneggiatura, in collaborazione con Valerio Mastandrea, Oscar Glioti e Johnny Palomba. Nel film Zerocalcare è interpretato da Simone Liberati, l’Armadillo da Valerio Aprea e l’amico Secco da Pietro Castellitto.

Macerie prime (e Macerie prime. Sei mesi dopo)

l'albo macerie prime di zerocalcare

Macerie prime (2017) è un graphic novel che si confronta con la generazione di Zerocalcare, quella nata negli anni ‘80. L’occasione che fa da evento scatenante è il matrimonio dell’amico Cinghiale, che permette al protagonista di incontrare il gruppo dei suoi amici d’infanzia e di confrontarsi con le loro vite adulte e le rispettive problematiche. Vengono raccontati i disagi tipici di questa generazione, ma anche le difficoltà intergenerazionali legate alla crescita, quali la disillusione e l’allontanamento dalle proprie ambizioni. Rilevanza è data anche a questioni fondamentali di carattere sociale, come il precariato, che insieme alle altre condizioni da affrontare viene descritto come un “cumulo di macerie”. La storia trova il suo seguito nel volume nel 2018 Macerie prime. Sei mesi dopo.

Scavare fossati. Nutrire coccodrilli (MAXXI)

Scavare fossati - nutrire coccodrilli

Questo particolare titolo è quello che è stato dato alla mostra sulle opere di Zerocalcare che si è tenuta al MAXXI di Roma tra il 10 novembre del 2018 e il 10 marzo 2019. Nel volume che BAO Publishing ha dedicato alla mostra sono contenute anche quattro storie a fumetti inedite, oltre che testi critici di Claudio Calia, Francesca Romana Elisei, Oscar Glioti e Loredana Lipperini. Il risultato è un compendio dei quindici anni di carriera che hanno reso celebre il fumettista, corredato da numerosi disegni mai pubblicati.

La scuola di pizze in faccia del professor Calcare

la scuola di pizze in faccia del professor calcare

La scuola di pizze in faccia del professor Calcare è una nuova raccolta di tavole pubblicate sul blog, andata in stampa nel 2019. Questa volta a essere inserite nel volume non sono solo le storie a fumetti del suo sito, ma anche quelle create in collaborazione con altre testate con cui Zerocalcare collabora e ha collaborato, fra cui Wired, Best Movie, Internazionale, l’Espresso. La raccolta unisce i temi che in modi più o meno preponderanti sono sempre presenti nelle tavole dell’autore, come l’ironia sugli aspetti del quotidiano, l’impegno sociale, i riferimenti alla cultura pop. Non mancano anche in questo caso venticinque pagine inedite create appositamente per l’uscita del volume.

Rebibbia quarantine

Durante la quarantena. all’interno del programma televisivo Propaganda live, sono andati in onda con cadenza settimanale dei brevi corti animati realizzati da Zerocalcare, che prendono il nome di Rebibbia Quarantine. Gli argomenti trattati, come suggerisce il nome della serie, si soffermano sulle condizioni di quel particolare periodo in cui, a causa della pandemia da Covid-19, ci si è ritrovati a passare dentro le mura di casa molto più tempo, con tutte le conseguenze del caso – alcune più comiche, altre più gravi. Zerocalcare si concentra sulla situazione del quartiere di Rebibbia, in cui vive e che conosce, anche se nelle situazioni che racconta con piglio ironico e un pizzico di amarezza ci si può facilmente riconoscere anche il resto dell’Italia.

Scheletri

graphic novel scheletri di zerocalcare

In questa nuova graphic novel Zerocalcare unisce i suoi stilemi consolidati a uno stile che si lancia verso nuovi generi, come il thriller e il noir. In questa storia di fantasia l’autore torna a raccontare un periodo della giovinezza: il protagonista, diciottenne, mente tutti i giorni alla madre fingendo di recarsi all’università. Proprio questo tempo libero gli permette invece di fare nuove conoscenze, e in particolare quella di Arloc, che rimane sulla metropolitana per scrivere la sua tag sui vagoni. La loro storia si incrocierà con il cupo mondo dello spaccio, e un dito mozzato rappresenterà per il protagonista un mistero da risolvere, nonché il simbolo della paura e del pregiudizio.

A Babbo morto. Una storia di Natale

A babbo morto Zerocalcare

Anche in questo caso Zerocalcare si tuffa in un genere, quello della favola (e dai toni amari, pensata per gli adulti più che per i bambini). A babbo morto è infatti un albo in parte illustrato e in parte a fumetti, i cui colori sono stati realizzati da Alberto Madrigal. La storia, attraverso una particolare interpretazione della figura di Babbo Natale, si interroga su attuali e delicati temi riguardanti il mondo del lavoro. Questa storia è stata trasposta anche in una versione audiolibro con le voci dello stesso Zerocalcare, oltre a quelle di Neri Marcorè e di Caterina Guzzanti.

Strappare lungo i bordi

Strappare lungo i bordi è una serie animata, scritta e diretta da Zerocalcare, disponibile su Netflix a partire dal 17 novembre 2021. Il 18 ottobre la serie è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, dove sono stati proiettati in atneprima le prime due puntate. La serie è composta da 6 episodi, ognuno della durata di 15 minuti. Tutti i personaggi sono doppiati da Zerocalcare, tranne l’Armadillo, rappresentativo della sua coscienza, a cui invece dà voce Valerio Mastandrea. In questa serie, attraverso un viaggio in treno con gli amici Sarah e Secco, Zerocalcare ha modo di spaziare tra aneddoti e flashback che si concentrano su alcuni dei temi a lui più cari, come gli anni della crescita e l’insicurezza nell’affrontare le sfide dell’età adulta.

Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia

niente di nuovo sul fronte di rebibbia

In uscita il 25 novembre 2021, questa nuova raccolta di tavole si sofferma ancora di più sui temi collettivi e sociali, impossibili da tralasciare dopo gli eventi degli ultimi due anni, che hanno reso ancora più evidenti alcune delle contraddizioni con cui in precedenza si accettava di convivere. Ed è così che tra i temi spuntano la condizione dei carcerati durante la pandemia, la fragilità della sanità territoriale, le riflessioni sulla cosiddetta “cancel culture”, fino a questioni più lontane da noi ma comunque importanti, come la condizione di vita degli ezidi in Iraq. Non mancano comunque delle considerazioni riguardanti la sfera personale, un’altra dimensione profondamente toccata dallo stravolgimento della pandemia.

No sleep till Shengal

copertina dell'ultimo libro di zerocalcare, no sleep till shengal

Zerocalcare con il suo ultimo libro No sleep till Shengal (la cui uscita è prevista per il 4 ottobre 2022), torna al reportage giornalistico. Il racconto a fumetti infatti si ispira al viaggio che Zerocalcare ha fatto nella primavera 2021 nel nord dell’Iraq, nell’area di Shengal. Qui il fumettista tra molte difficoltà riesce a visitare la comunità degli Ezidi, che ora gode di una precaria autonomia anche grazie dell’aiuto della popolazione curda. Un’autonomia però minacciata dalle tensioni e i conflitti che interessano la zona, e che sembrano rendere il sogno di un pacifico confederalismo democratico un’utopia. No sleep till Shengal si lega quindi alle tematiche di Kobane Calling, descrivendo le condizioni di vita e le dinamiche politiche di un’area spesso dimenticata dall’opinione pubblica occidentale.

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