Bianca Pitzorno, scrittrice molto amata, è una figura culturale a tutto tondo: è stata sceneggiatrice e ha firmato opere di saggistica, ha scritto numerosi libri per ragazzi e romanzi per adulti, tutti caratterizzati da una grande attenzione alle eroine femminili… – L’approfondimento sui temi principali della sua opera

“Di mestiere faccio la scrittrice, come sta scritto sulla mia carta d’identità. Mi guadagno la vita scrivendo, fin dagli anni Settanta del secolo scorso”, scrive Bianca Pitzorno di se stessa, alla voce Chi sono del suo sito.

L’autrice, che ha esordito nel campo della letteratura per ragazzi, si è occupata di molto altro nella sua vita: ha lavorato come sceneggiatrice televisiva e ha curato programmi di intrattenimento dedicati alla cultura, ha scritto numerosi romanzi, opere teatrali e di saggistica, è stata traduttrice, editor e illustratrice.

Nata a Sassari nel 1942, Bianca Pitzorno si è laureata in Lettere Classiche con una tesi in archeologia e, in seguito, si è specializzata in cinema e televisione alla Scuola Superiore delle Comunicazioni a Milano, dove vive.

A Milano, in RAI, ha lavorato a programmi di intrattenimento culturale come Sapere Tuttolibri, ma anche a programmi per ragazzi, come L’albero azzurro; come traduttrice si è occupata, tra gli altri, di autori quali J. R. R. Tolkien, Sylvia Plath e David Grossman. 

Inoltre, come scrittrice, si è cimentata in diversi generi letterarisaggistica compresa, prevalentemente di ambito letterario, con testi di teoria della letteratura e della scrittura, tra i quali Manuale del giovane scrittore creativo (Mondadori) e il suo contributo al manuale Come si scrive un romanzo (Bompiani).

Le eroine femminili di Bianca Pitzorno

Nonostante la varietà del suo impegno letterario, Bianca Pitzorno è, soprattutto, un’amatissima autrice di narrativa e, in questo genere, il corpus delle sue opere è tanto vario da non poter essere riunito sotto un’unica classificazione.

È tuttavia possibile individuare due tematiche principali che attraversano la sua produzione narrativa: per prima, la particolare attenzione dedicata alle figure femminili, protagoniste di tutti i suoi libri; in secondo luogo, l’interesse per la storia, che si declina in diversi romanzi di ambientazione e di ispirazione storica.

Come vi abbiamo già raccontato, la stessa scrittrice afferma che l’unico elemento costante nella sua produzione narrativa è l’attenzione rivolta alle figure femminili: dall’indomita e ribelle Prisca Puntoni di Ascolta il mio cuore (Mondadori), alla fantasiosa trovatella Polissena, protagonista di Polissena del porcello (Mondadori), passando per la curiosa e intraprendente Sophie Gravillon de La bambinaia francese (Mondadori), fino alle diversissime sorelle Costanza e Melisenda, protagoniste de La bambina col falcone (Salani).

L’attenzione per le eroine e la loro condizione dà vita, nei libri di Bianca Pitzorno, a protagoniste dotate di grande forza d’animo: sono tutte molto diverse tra loro, ma accomunate dalla determinazione che le porta a non rinunciare mai ai propri sogni e alle proprie ambizioni.

L’interesse per la storia, invece, si manifesta in opere come L’amazzone di Alessandro (Mondadori), Il Dirodorlando (Rizzoli), La bambina col falcone (Salani) e Vita di Eleonora d’Arborea, principessa medievale di Sardegna (Mondadori). Inoltre, anche quando il soggetto del libro non è prettamente storico, la scrittura della Pitzorno si caratterizza per una particolare attenzione al contesto sociale e temporale in cui si ambienta la narrazione, ricca di riferimenti alla cultura del tempo, come nel caso de La bambinaia francese (Mondadori).

la bambinaia francese

I libri di Bianca Pitzorno

Uno dei libri che meglio unisce questi due aspetti dello stile della scrittrice è La bambina col falcone, romanzo storico che prende vita all’epoca delle Crociate, alla corte di Federico II di Svevia e vede per protagoniste le due figlie del falconiere del Re, Messer Rufo: Costanza, la maggiore, sogna di essere un cavaliere, di poter partire per le crociate e combattere i mori, per salvare la terra santa dagli invasori; Melisenda, invece, sogna di diventare falconiere, come suo padre, e di poter imparare dagli arabi tutti i segreti della falconeria.

la bambina col falcone

Entrambe, a modo loro, sono eroine ribelli, determinate a rifiutare la condizione che veniva imposta alle donne della loro epoca, facendo il possibile per prendere parte ai grandi avvenimenti che segnarono quegli anni del Medioevo.

vita di eleonora d'arborea bianca pitzorno

Un altro romanzo di ambientazione storica costruito su una figura femminile è Vita di Eleonora d’Arborea, Principessa medievale di Sardegna, la biografia romanzata di un personaggio storico realmente esistito, la giudicessa sarda Eleonora d’Arborea. Per portare a termine questo libro, l’autrice ha svolto numerose ricerche in archivio, per potersi documentare sulle fonti prima di raccontare la storia della donna che promulgò Carta de Logu.

dame mercanti e cavalieri

Un testo molto particolare nella produzione della scrittrice sarda è Dame, mercanti e cavalieri (Mondadori); il libro raccoglie una selezione di dieci novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio e le propone al lettore in “traduzione”: trasposte in un italiano moderno, così che siano accessibili a tutti e leggibili senza bisogno di un apparato esplicativo.

la vita sessuale dei nostri antenati

Tra i libri più recenti di Bianca Pitzorno ricordiamo La vita sessuale dei nostri antenati (Mondadori), ambientato alla fine degli anni ’70, che ha come protagonista la giovane Ada Bertrand; a Cambridge, in occasione di un convegno sulle discese negli inferi nei grandi poemi classici, la incontra tre diverse persone che andranno a cambiare a sua esistenza: un antropologo-sciamano, la sua giovane assistente-medium e un giovane e bellissimo sconosciuto che le regala il primo vero orgasmo della sua vita. Di ritorno in Italia, Ada ripercorre la storia della propria famiglia, a partire da chi ha cresciuto lei e la cugina Lauretta, la severa, aristocratica e sprezzante nonna Ada Ferrell e lo zio Tancredi Bertrand suo figliastro, medico, affettuoso, indulgente e originale. Si dipana così una saga familiare di segreti e bugie, vizietti e peccatucci che, una generazione alla volta, sembrano rivelare un significato più profondo.

La scrittrice per grandi e piccini

Infine, una delle caratteristiche più distintive di Bianca Pitzorno, come scrittrice, è la capacità, all’interno della sua produzione per ragazzi, di rivolgersi anche a un pubblico adulto: ogni suo testo pensato per i più giovani è adatto alla lettura anche da parte dei genitori, degli zii, dei cugini più grandi.

Testi come Ascolta il mio cuore, Polissena del porcello, Diana Cupido e il Commendatore affrontano, con delicatezza e consapevolezza, temi universali; per questo motivo si prestano alla lettura di qualunque età, suscitando, con la loro tenerezza, quella nostalgia dell’infanzia che risveglia un animo di bambino dentro ogni lettore.  In questo senso, Bianca Pitzorno può essere paragonata a un grande della letteratura come Roald Dahl.

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