

Mi dicevano che ero troppo sensibile
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Sinossi
«Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo...»
È così che Federica Bosco ci introduce tra i chiaroscuri di un universo ancora sconosciuto, spesso trascurato persino dalla psicologia e dai tanti specialisti che dovrebbero occuparsi delle mille sfumature dell’animo umano. Un universo popolato da creature particolarmente ‘frangibili’, dotate di antenne che percepiscono con la potenza di radar le gioie e il dolore altrui, che si sentono diverse dai più, e spesso a disagio, che temono i rumori e qualunque stimolo violento, che si definiscono certamente 'difficili', ma anche creative, generose ed empatiche. Insomma, creature ipersensibili. Ed è nel loro mondo segreto, tra le sfumature di personalità complesse e affascinanti, tra idiosincrasie e virtù, che ci porta per mano una delle scrittrici italiane più amate, firmando un libro che è insieme un manuale e un’intima confessione, capace di dare a chi fino a oggi si è sentito solo e incompreso il coraggio, l’autostima e la forza per alzare la testa. Mettere le ali. E scoprire che quello che credevano un handicap in realtà può essere uno straordinario superpotere.
- ISBN: 8869876608
- Casa Editrice: Vallardi
- Pagine: 240
Recensioni
Questo libro mi è entrato nel cuore, oltre a essermi stato consigliato da una persona speciale mi sono ritrovata in ogni pagina. Conoscevo l’autrice ma non avevo letto nulla di suo prima d’ora e sapendo che è ipersensibile come me, la rende ancora più speciale... Ho adorato tutto, anche il kit di so Leggi tutto
In questo libro in cui Federica Bosco tratta il tema della sensibilità e trova il coraggio di raccontare tanto di sé, mettendo a nudo esperienze anche molto personali, è possibile trovare moltissimi spunti interessanti. La tematica in sé è degna di essere conosciuta, già molto studiata in America, m Leggi tutto
Sono al 68% e non ce la faccio più. In questo libro ho trovato un continuo rivangare i dolori del passato e pochi consigli abbastanza vaghi... Un capitolo consiste in un paio di pagine, a occhio, in cui si descrive quanto è terribile essere ipersensibile, per concludere con qualcosa del tipo "dobbia Leggi tutto
Ho visto questo libro sulla home di Ibs e come ho letto il titolo l'ho buttato nel carrello senza pensarci su due volte. Non conoscevo l'autrice, non conoscevo questo mondo, finalmente ho capito di farne parte e non è poi così tanto male. Il libro si apre con la frase "Non si può essere profondamente Leggi tutto
Mi sono ritrovata molto nella scrittrice, ti fa sentire capita e ti fa finalmente comprendere di non essere l'unica a provare sentimenti così diversi dal resto delle persone. Consigliato!
In tutta la prima parte mi sono riconosciuta, una bimba che ha dovuto crescere troppo in fretta, solo che io, a differenza della mia omonima, ho fatto e mi ritrovo ad essere io il genitore dei miei genitori e questa cosa, dopo tutti i traumi che ho avuto da poco, mi sta facendo crollare. Ora la vita Leggi tutto
PER ME DIAGNOSI SENZA CURA " «Non si può essere profondamente sensibili in questo mondo senza essere profondamentetristi».― Erich Fromm " Vi giuro la Bosco, di cui avevo fatto la piacevole conoscenza con la saga di " Innamorata di un angelo " (i miei primissimi e-books!), è riuscita a mettermi una voglia Leggi tutto
Brandelli di conversazioni captate, camminare sulle uova per non disturbare, per non creare altri problemi, e provare a inventarmi qualcosa per farli ridere. Questo fanno i bambini molto sensibili quando i propri genitori litigano e minacciano la loro serenità, si annullano, diventano qualunque cosa Leggi tutto
Una buffonata. Una sfida per terminare la lettura. Un racconto autobiografico di autocommiserazione in cui non ho trovato ipotetici riscontri pratici, nonché descrizioni sull'ipersensibilità in cui praticamente chiunque potrebbe identificarsi come tale. Una grande perdita di tempo!
Sempre utile, ma stavolta il continuo rivangare i momenti dolorosi del passato mi ha un po' infastidito rispetto alla prima volta. Il messaggio trasmesso dal libro sarebbe più vigoroso se desse più risalto a quanto è importante imparare a non piangersi addosso nella vita, nei limiti del possibile. Leggi tutto
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