

Sinossi
Introduzione di Pietro Gibellini
Prefazione e note di Elena Ledda
Nel 1916, ferito a un occhio in seguito a un incidente aereo e costretto a indossare un benda che lo condanna a una temporanea cecità, D’Annunzio compone il Notturno, prima dettando poi vergando con incerta grafia migliaia di cartigli, le «liste sibilline», che saranno raccolte, sistemate e pubblicate nel 1921 in quello che l’autore definirà «il diario della mia sofferenza, un libro di dolore e disperazione», profetico e misterioso. Composto da appunti, meditazioni, ricordi e pervaso da un lirismo che a tratti è delirio, il poema in prosa sembra fondarsi su una sorta di sovrapposizione fantastica e allucinatoria di tre piani temporali: il presente della malattia e della scrittura; il passato recente degli episodi di guerra con la rievocazione dei compagni caduti in volo; il passato remoto dei ricordi d’infanzia, della madre e della terra d’Abruzzo. Pochi ed essenziali sono i motivi attorno a cui si sviluppa la frammentata narrazione: la morte, la guerra, la figura femminile, e soprattutto la cecità, condizione conoscitiva e creativa oltre che fisica che trasforma il poeta in veggente e gli fa dono di una nuova sensibilità cromatica, musicale e tattile.
- ISBN: 8811608147
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 448
- Data di uscita: 18-07-2019
Recensioni
A me non è piaciuto, il mio giudizio si spacca a metà. Mi ha commosso sapere che D’Annunzio abbia camminato dove ho camminato io, abbia descritto il mio paese e ciò che vivo quotidianamente per un breve momento nel racconto. Ho amato delle parti in cui D’Annunzio si fa più sensibile, parla di fiori, Leggi tutto
Frammentario, affannoso. Suggestivo.
Prosa estremamente complicata (caratteristica di D'Annunzio, sì, ma qui esasperata, rende il "commentario delle tenebre" piacevolmente stimolante) e frammentata (a causa della vicenda preliminare). Immagini che si susseguono senza un filo logico. Spezzoni di vita e pensiero. Sebbene non sia uno dei m Leggi tutto
Some really marvelous images. I very much enjoyed the process behind this, and the process of reading it.
Superate le difficoltà lessicali che per un non-madrelingua non sono poche nell’opera dannunziana in generale, mi sono trovato davanti all’enigma di questo testo oscuro - o addirittura “notturno” - che unisce in se elementi di narrazione e stile così svariati. C’è il D’Annunzio decadente, ma è prese Leggi tutto
Ho capito come è nata la storia secondo la quale D’Annunzio si faceva pompini da solo.
Nel Notturno, il D'Annunzio che incontriamo non è il superuomo a cui siamo abituati, pieno di volontà e di forza; è un uomo ordinario, distrutto da un incidente aereo che gli porta via un occhio e lo condanna a mesi di cecità e immobilità a letto, con la testa fasciata ed il divieto assoluto di bere Leggi tutto
Citazioni
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