Libri per chi ha bisogno di silenzio (fuori e dentro di sé)

Viviamo nella società della performance, nella “società della stanchezza“, nell’era dell’iperattività postcapitalistica e del multitasking, nell’epoca della sovraesposizione e del burnout.

Ormai siamo sommersi perfino di discorsi su questi temi, per questo è sempre più comune avvertire la necessità di sospendere il flusso a cui continuamente siamo sottoposti. Abbiamo il diritto di non essere sempre sul pezzo, di non mostrarci smaglianti in ogni momento, di essere lenti, fallibili e imperfetti.

Nel saggio La società della performance (tlon), Maura Gancitano e Andrea Colamedici riprendono il discorso iniziato da Guy Debord con La società dello spettacolo e da Byung-Chul Han con Psicopolitica, analizzando il bisogno dell’essere umano contemporaneo di eccellere e di sentirsi al centro dell’attenzione. Il successo e la smania di visibilità sembrano essere gli unici obiettivi da perseguire, a suon di like, di condivisioni, di post, di immagini e di un susseguirsi, sterile, di parole su parole.

Come è possibile, quindi, riappropriarsi di un equilibrio personale che ci porti lontano dalle dinamiche di iperproduzione e ipercondivsione; come si può sfuggire al caos, alla fretta e all’ossessione di non essere tagliati fuori (la cosiddetta “FOMO“)?

Attraverso questa selezione (che non ha la pretesa di essere esaustiva e che non segue un criterio di importanza) vogliamo proporvi alcuni titoli che valorizzano la necessità di una vita meno frenetica e rumorosa, a contatto con la natura e con una dimensione più sacra e spirituale.

Libri per chi è alla ricerca di silenzio (fuori e dentro di sé), per chi ha bisogno di disconnettersi e ritrovarsi, magari in un modo più calmo e felice.