Mark Twain è stato uno dei padri della letteratura americana. Ricordato più per le sue opere per ragazzi, come “Le avventure di Huckleberry Finn” e “Le avventure di Tom Sawyer”, scrisse per un pubblico di ogni età, come conferma “Lo straniero misterioso”

Umorista, scrittore e conferenziere, Mark Twain, il cui vero nome era Samuel Langhorne Clemens, è considerato uno dei padri della narrativa americana. Convintamente pacifista, anti-imperialista e impegnato per i diritti delle donne, Mark Twain usava il suo umorismo sferzante, per fustigare i vizi, le ipocrisie e le crudeltà dei suoi contemporanei. Anche se viene più spesso ricordato per le sue opere per ragazzi, come Le avventure di Huckleberry Finn e Le avventure di Tom Sawyer, in realtà era uno scrittore letto e apprezzato da un pubblico di ogni età.

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Tom Sawyer e Huckleberry Finn in una scena del film Le avventure di Tom Sawyer e Huck Finn

Twain scrisse moltissimo, romanzi, ma soprattutto racconti. Tanto che la sua opera non è ancora stata interamente tradotta e pubblicata in Italia. Mancanza a cui si propone di rimediare la casa editrice Mattioli 1885, che dichiara con ironia: “Questa Casa Editrice confida nel fatto di poter pubblicare l’opera intera del Maestro in lingua italiana prima della Fine dell’Editoria, o della Fine del Mondo, quale delle due avvenga per prima”.

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Lo straniero misterioso è l’ultima opera di Mark Twain da loro recentemente proposta: è un breve romanzo favolistico e allegorico, pubblicato postumo, e ambientato in Austria, nel 1500. Un’opera da cui emerge una visione quasi dostoevskiana dell’universo quale gioco spietato, ma assolutamente priva di ogni traccia metafisica e lucidamente pessimista. Uno dei protagonisti è un angelo il cui nome è Satana, è una forza crudele che irride gli uomini e le loro miserie, senza però che da parte di Mark Twain vi sia alcuna implicazione metafisica. Satana è un giovane che appare in un piccolo villaggio dell’Austria centrale, dove conosce tre ragazzi, ai quali appare come un giovane straniero, bello e affascinante, capace di realizzare prodigi e di prevedere il futuro. Ma le sue previsioni riguardano solo disgrazie, che inevitabilmente si compiono. L’opera è l’espressione del materialismo sempre più convinto dello scrittore americano, negli ultimi anni della sua esistenza. La cupa Austria in cui si svolge il romanzo nel 1590, è una disillusa proiezione del mondo contemporaneo, la cui fiducia, il cui ottimismo razionale lo scrittore mette radicalmente in discussione.

IlariaGaspari

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