In “Biscotti e radici quadrate” la professoressa Eugenia Cheng introduce e spiega i concetti astratti della matematica, anche quelli più sofisticati, con analogie prese dalla vita e dall’esperienza quotidiane, in particolare dalla pasticceria, di cui è appassionata…

Che rapporto c’è fra lezioni di matematica e ricette di pasticceria? Che cos’è la matematica e come funziona? Ha qualcosa a che fare con il taglio di una torta? Eugenia Cheng, poliedrica professoressa di Matematica pura all’Università di Sheffield in Inghilterra, in Biscotti e radici quadrate (Ponte alle Grazie) mette a disposizione la sua esperienza di insegnante per spiegarci la bellezza e la logica di questa disciplina, impastandola – è proprio il caso di dirlo – con la sua forte passione per la cucina e in particolare per la pasticceria.

matematica

Se per cucinare un dolce è necessario conoscere gli ingredienti e il procedimento, per comprendere cosa sia e praticare la matematica è necessario avere gli ingredienti – numeri, figure geometriche, operazioni – e capire in che cosa consiste il metodo.

Quello che ci spaventa di questa materia spesso è l’astrazione, per questo Cheng cerca di farci digerire i concetti più astratti e sofisticati attraverso l’uso di analogie con situazioni ed esperienze prese dalla vita di tutti i giorni: attività semplici e quotidiane come cucinare, leggere un cartello stradale o allenarsi nella corsa, hanno molto in comune con numeri primi e dimostrazioni.

Eugenia Cheng ha scelto di dedicarsi alla divulgazione della matematica perché – con le sue parole – “la conoscenza è potere e se aiuti qualcuno a comprendere qualcosa, gli stai dando potere” e così passando da una crema pasticcera a un assioma, da una torta allo zenzero alla matematica delle categorie, procede nel suo tentativo di rendere una disciplina spesso percepita come fredda, fragrante e desiderabile come una torta.


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