La discussa acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori finisce sotto la lente dell’Antitrust: “L’operazione, oltre a poter produrre effetti pregiudizievoli sulle condizioni di offerta dei prodotti editoriali ai lettori, appare in grado di ridurre le possibilità di scelta degli autori e un peggioramento delle condizioni negoziali ad essi praticate…” – Tutti i dettagli

L’altro ieri, l’Ad Mondadori Ernesto Mauri, in occasione della presentazione dello studio Italia Creativa, ospite della Triennale di Milano non era sembrato pessimista in relazione all’atteso pronunciamento dell’Antitrust sulla discussa acquisizione di Rcs Libri (“Non ci aspettiamo niente di diverso, ci aspettiamo condizioni che favoriscano il mercato. Questa operazione favorisce il mercato. In un settore delicato come quello dei libri, in contrazione, occorre fare operazioni di consolidamento”, aveva dichiarato).

Questa sera, però, a Borse chiuse, è arrivato un annuncio significativo, destinato a far discutere. Come si legge sul sito ufficiale, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti deciso di annunciato l’avvio di un’istruttoria “per verificare se l’acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori comporterà la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati che compongono la filiera dell’editoria in Italia. A parere dell’Antitrust, questa ulteriore operazione di consolidamento del settore s’inserisce in un contesto di mercato particolarmente concentrato e integrato verticalmente. Già oggi, infatti, circa il 60% del mercato editoriale di ‘varia’ in Italia è rappresentato dai principali cinque gruppi (Mondadori, RCS, GEMS, Feltrinelli e Giunti) tutti caratterizzati, pur in diversa misura, da un’integrazione verticale nell’intera filiera editoriale a fronte di un numero piuttosto elevato di editori medio-piccoli non integrati. Nel contesto descritto, Mondadori e Rcs Libri si presentano come i più stretti concorrenti. I due gruppi sono i principali editori di libri di ‘varia’ in Italia, risultando tra i primi cinque operatori in tutti i mercati dell’editoria di questo settore, e detengono posizioni di particolare rilievo nei mercati della narrativa e saggistica e degli e-book. L’operazione, oltre a poter produrre effetti pregiudizievoli sulle condizioni di offerta dei prodotti editoriali ai lettori, appare in grado di ridurre le possibilità di scelta degli autori e un peggioramento delle condizioni negoziali ad essi praticate”.

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Sulla base di queste condizioni, “l’istruttoria dell’Antitrust verificherà in che misura l’operazione può determinare la costituzione o il rafforzamento di Mondadori sui seguenti mercati: quello dell’acquisizione dei diritti d’autore di libri italiani e stranieri di narrativa e saggistica; quello dell’editoria di libri di narrativa e saggistica; quello dell’editoria di libri per ragazzi, dell’editoria di fumetti, dell’editoria e distribuzione di e-book. L’indagine dell’Agcm prenderà in considerazione, inoltre, gli effetti dell’operazione sui mercati a valle: quello della distribuzione di libri di ‘varia’ alla GDO (Grande distribuzione organizzata), quello della vendita al dettaglio di libri di ‘varia’ e quello della vendita al dettaglio online di prodotti editoriali. L’istruttoria si concluderà entro 45 giorni a far data dal 21 gennaio 2016. A questi si dovranno aggiungere i 30 giorni necessari per acquisire il parere Autorità garante sulle Comunicazioni”.

IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO

Come sottolinea Repubblica, “Rcs MediaGroup metteva nel conto un severo esame del nostro Antitrust e si è cautelata nel contratto con Mondadori. Il contratto prevede che qualsiasi conseguenza economica per le decisioni dell’Antitrust non avrà effetto sui soldi incamerati da Rcs MediaGroup. La Mondadori – che si è fatta carico di 2,5 milioni di debiti della Rcs Libri – ha valutato 127,5 milioni di euro questa acquisizione. Questa cifra di 127,5 milioni potrà aumentare o diminuire fino a 5 milioni, a seconda dei risultati economici della Rcs Libri a fine 2015. Se poi nel 2017 la Rcs Libri realizzerà determinati ricavi, allora il venditore avrà diritto a un bonus di 2,5 milioni”.

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