Come raccontano Carolina Capria (@lhascrittounafemmina) e Mariella Martucci, la storia dell’evoluzione non è solo al maschile, ma è una storia corale in cui uomini e donne hanno camminato gli uni accanto alle altre, mettendo al servizio della specie capacità, intuizioni e intelligenza
Quando si pensa all’evoluzione umana, la prima immagine che viene in mente è quella presente in quasi tutti i testi scolastici: un primate che poco per volta si trasforma fino ad assumere le fattezze dell’uomo così come lo conosciamo oggi. E quando diciamo “uomo” intendiamo maschio. Ma cosa facevano le donne, mentre gli uomini iniziavano a camminare in posizione eretta, perdevano la pelliccia, imparavano ad accendere il fuoco e a cacciare, fondavano comunità e giravano il mondo? Semplice: davano il loro, fondamentale, contributo.
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Perché la storia dell’evoluzione umana è proprio questo: una storia corale in cui uomini e donne hanno camminato gli uni accanto alle altre, mettendo al servizio della specie capacità, intuizioni e intelligenza. Ed è questo che vogliono raccontare Carolina Capria (ideatrice del progetto social @lhascrittounafemmina) e Mariella Martucci, in libreria per Salani con una storia (illustrata da María Toro) in cui ogni storia è fondamentale e ha un valore che merita di essere riconosciuto.
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E non solo per quanto riguarda l’apporto dato da ciascun sesso, ma anche da ogni cultura, perché, secondo le autrici, per raccontare la storia dell’umanità è necessario adottare uno sguardo inclusivo che tenga conto di ciò che accadeva contemporaneamente nei diversi angoli del mondo.
Le autrici del volume Storia delle donne sono nate, rispettivamente, a Cosenza e a Napoli, e per oltre vent’anni hanno vissuto senza sapere nulla l’una dell’altra. Poi, nel 2007, si sono ritrovate coinquiline, hanno frequentato insieme la scuola di scrittura Holden a Torino, dove sono diventate amiche e socie di scrittura.
Da allora, lavorano insieme come autrici e sceneggiatrici per la televisione, e sono anche una delle coppie più longeve e attive della letteratura per l’infanzia in Italia. Nelle loro storie cercano di proporre personaggi femminili capaci di fornire un immaginario letterario alternativo a quello più diffuso, popolato in maggioranza da personaggi maschili.
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