“Sempre di più, negli ultimi anni, forzare schemi che funzionavano in passato ci sembra innaturale. Abbiamo bisogno di sentirci liberi di essere chi siamo, di vivere la vita che vorremmo. Perché di vita, questo lo abbiamo imparato, ce n’è una sola. Ma è davvero possibile dare una svolta alla nostra esistenza? E come capire quand’è il momento di farlo?”. Su ilLibraio.it, Lorenza Gentile, autrice del romanzo “Le piccole libertà”, parte dalla sua esperienza nella celebre libreria parigina Shakespeare and Company, per raccontarci che per prepararsi al salto nel vuoto “bisogna imparare ad accettare il mistero, e serve farlo con fiducia, consapevoli che qualsiasi cosa accada, sapremo affrontarla”

Anni fa, sull’onda di un consiglio buono quanto casuale, sono partita per Parigi di punto in bianco e ho bussato alla porta di una famosa libreria, con la speranza di riuscire a vivere lì dentro per un paio di giorni.

Non solo mi hanno aperto, ma i giorni si sono trasformati in mesi e questo ha dato una svolta alla mia vita. Se non fossi partita, con la mia buona dose di leggerezza e di paura, forse non avrei creduto di poter pubblicare un romanzo, né che esistessero persone con cui parlare di letteratura e di vita fino a notte fonda sulla sponda della Senna, non avrei scoperto fino in fondo il potere dei libri. Sicuramente, non sarei quella che sono ora.

Sempre di più, negli ultimi anni, forzare schemi che funzionavano in passato ci sembra innaturale. Abbiamo bisogno di sentirci liberi di essere chi siamo, di vivere la vita che vorremmo. Perché di vita, questo lo abbiamo imparato, ce n’è una sola. Ma è davvero possibile dare una svolta alla nostra esistenza? E come capire quand’è il momento di farlo?

Non credo al mito del treno che passa una volta sola. I treni passano continuamente, è quello che fanno. Siamo noi che, spesso, non lo vediamo. Troppo concentrati sui problemi, su quello che non va, sul senso di impossibilità, ci dimentichiamo di alzare lo sguardo su quello che abbiamo davanti.

In realtà, la nostra vita cambia continuamente, solo che noi non ce ne accorgiamo. Cambiando, ci presenta nuove possibilità ogni giorno. Ce lo ricordano gli scrittori della Beat Generation – Kerouac, Burroughs, Hirschman – se rimaniamo all’erta, se ci sforziamo di essere presenti e di lasciarci andare, ci accorgiamo che la vita è un flusso inarrestabile e non fa che offrirci piccole e grandi opportunità.

Non sottovalutiamo le piccole: anche quelle possono portarci a grandi rivoluzioni. Aprirsi al dialogo con una persona che incontriamo per caso, mettere un annuncio sull’onda dell’entusiasmo, accogliere un consiglio, partire per quel viaggio, iscriversi a un nuovo corso… sono tutti primi passi. Non sappiamo dove ci porteranno. Ma ci siamo mossi ed è ciò che conta. Il paesaggio, intorno, sta già cambiando. Osserviamolo con curiosità.

Certo, ci vuole coraggio per lasciare andare quello che abbiamo. Per abbandonare le certezze e puntare verso l’ignoto. Bisogna imparare ad accettare il mistero, e serve farlo con fiducia, consapevoli che qualsiasi cosa accada, sapremo affrontarla. Questa è la chiave del cambiamento, io credo. Non c’è modo di conoscere il futuro, il che è anche uno dei grandi piaceri di stare al mondo.

E se non l’abbiamo ancora fatto, il salto nel vuoto, è perché ci stavamo preparando. Come scrisse Marilynne Robinson nel suo Gilead, “Adesso che ci ripenso, mi dico che in tutto quel buio si stava preparando un miracolo. Perciò ho ragione a ricordarlo come un periodo benedetto, e a ricordare me stesso in fiduciosa attesa, anche se non avevo la più pallida idea di cosa stessi aspettando”.

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Il miracolo. C’è un mondo nuovo ad attenderci, è già qui, davanti ai nostri occhi.

Quando saremo pronti, lo riconosceremo e spiccheremo il volo. Il Tao insegna, quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo la chiama farfalla.

lorenza gentile libri da leggere

L’AUTRICE – Lorenza Gentile (Milano, 1988) è cresciuta tra Firenze e il capoluogo lombardo, è laureata in Arti dello Spettacolo alla Goldsmiths University di Londra e ha frequentato la scuola internazionale di Arti Drammatiche Jacques Lecoq di Parigi. Nel 2011 ha vissuto e lavorato nella celebre libreria parigina Shakespeare and Company, e da quell’esperienza è nata l’ispirazione per il suo ultimo romanzo, Le piccole libertà (Feltrinelli, 2020).

Ha pubblicato Teo (Einaudi Stile Libero, 2014; premio Edoardo Kihlgren, premio Seminara – Rhegium Julii e premio dei Giovani critici della Literaturhaus di Vienna), tradotto in Germania, Spagna e Corea, e La felicità è una storia semplice (Einaudi Stile Libero, 2017).

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